Museo Alto Garda: delineato il programma del 2022
RIVA DEL GARDA - Lunedì 21 febbraio si è riunito in Rocca il cda del Mag, presieduto da Vittorio Sgarbi, che ha approvato il programma espositivo del 2022 e anticipato la mostra portante del 2023.
Il resoconto di quanto deciso dal cda -composto, oltre che dal presidente, da Matteo Arcese, Vittorio Colombo, Ruggero Morandi e Laura Pignattari- è stato illustrato alla stampa in serata dallo stesso presidente Sgarbi, presente Marco Tanzi, docente ed esperto di arte moderna, saggista e curatore, nella sala conferenze al terzo piano della Rocca, sede del Mag. Presenti anche Silvia Betta, vicesindaco e assessore alla cultura, e Anna Cattoi, segretario generale reggente, oltre al direttore del Mag Matteo Rapanà.
«In queste settimane -ha spiegato Sgarbi- ho lavorato al tentativo di portare a Riva del Garda una centralità di proposte espositive che oltre al collegamento col territorio, confermandolo in modo integrale, consentissero anche qualcosa di inedito».
Dopo l’imprevista indisponibilità del prestito che avrebbe dovuto portare al Mag una ottantina di capolavori della collezione privata del casato di Liechtenstein (qui l’annuncio dell’evento, poi annullato), visti i tempi stretti si sta valutando la possibilità di una mostra da fine marzo-inizio aprile su un artista contemporaneo italiano di rilievo, che se non fattibile potrebbe slittare al periodo autunnale.
Mentre concreta è la mostra, collegata a quella del Mart su Giuliano Vangi, che proporrà al Mag dal 29 giugno una raccolta di disegni di Michelangelo per la Cappella Sistina, per la durata di tre mesi (mentre la mostra del Mart su Vangi, con opere di Tino di Camaino, Giovanni Pisano, Donatello e Michelangelo, sarà inaugurata il giorno seguente).
A seguire Marco Tanzi ha descritto il progetto a cui sta lavorando addirittura da trent’anni di una mostra delle opere rinascimentali di notevole pregio, dipinti e sculture, presenti nelle chiese dei maggiori centri affacciati sul Garda, da visitare in battello con un tour dedicato, prevista per il 2023, alla quale si affiancherà una mostra al Mag dove poter cogliere analogie e differenze con il Rinascimento locale.
«Questi luoghi non sono solo felicità e edonismo paesistico -ha concluso il presidente Sgarbi- ma anche zona di confine con Veneto, Lombardia e nord Europa. Un luogo quindi di rapporti e di scambi, anche artistici. Il direttore del Mag Rapanà ha avuto conferma del pieno appoggio del Mart nell’organizzazione della mostra di Riva sul Rinascimento gardesano, in una trama di rapporti che si va fortificando. Il museo ha spazi bellissimi, e con le novità che mettiamo in campo potrà essere più conosciuto e frequentato anche da chi ci verrà apposta per godere dell’offerta del Mag, con un allargamento del raggio d’azione della città che mi pare interessante e desiderabile».
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