Ucraina, Fontana: pronti a ospitare i bambini malati oncologici
LOMBARDIA - Il presidente di Regione Lombardia: "Abbiamo dato la nostra disponibilità a ospitare i bambini malati oncologici trasferendoli prima in Polonia e poi in Lombardia, all’Istituto dei Tumori di Milano e al San Matteo di Pavia".
“C’è grande preoccupazione, seguiamo costantemente l’evoluzione e stiamo lavorando per cercare di dare risposte concrete ai cittadini ucraini”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando l’impegno assunto per aiutare la popolazione dell’Ucraina protagonista del conflitto bellico con la Russia.
Ucraina, bambini malati di tumore: l’impegno della onlus Soleterre
“Sono in contatto costante con la onlus Soleterre, che opera a stretto contatto con l’IRCCS San Matteo di Pavia, e che – ha aggiunto il Governatore – ha una rete consolidata in Ucraina. Abbiamo dato la nostra disponibilità a ospitare i bambini malati oncologici trasferendoli prima in Polonia e poi in Lombardia. Una volta arrivati in Italia sarebbero accolti proprio al San Matteo di Pavia e all’Istituto dei Tumori di Milano che hanno già dato la loro disponibilità”.
Il presidente: al lavoro anche per favorire invio medicinali
“Stiamo inoltre organizzando, sempre con Soleterre e con la Croce Rossa Internazionale, trasporti di medicinali. Siamo al lavoro con grande impegno – ha concluso Fontana – e, proprio per questo, ho rinunciato alla programmata trasferta di Dubai dove avremmo presentato le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”.
Soloterra scrive sulla sua pagina Facebook in un post pubblicato alle alle 19 di martedì primo marzo: «La situazione sta degenerando, i carri armati russi cominciano ad accerchiare la città, non c’è più tempo: abbiamo evacuato di urgenza 18 bambini oncomalati gravi con le loro famiglie dai due ospedali di Kiev – rispettivamente dall’istituto del cancro e dall’istituto di neurochirurgia di Kiev- e dalla nostra struttura di accoglienza, la Dacha. L’obiettivo è farli arrivare in sicurezza in Polonia, via Leopoli, dove stiamo continuando a garantire le cure a 36 piccoli pazienti.
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