Questo il comunicato dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale del Garda: «Il Presidio di Lonato è stato oggetto di un importante finanziamento regionale mirato alla demolizione e riedificazione del corpo principale risultato non sicuro dal punto di vista sismico (qui la presentazione del progetto).
L’attuale Direzione ha completato la progettazione ed inviato a Regione Lombardia la richiesta per la necessaria autorizzazione e non è prevista alcuna ridefinizione degli assetti accreditati.
Anzi, al fine di utilizzare e massimizzare tutte le risorse aziendali ed in attesa della riedificazione, è stata richiesta la conversione dei posti letto di riabilitazione, attualmente non utilizzati, per una loro trasformazione in posti letto per subacuti che verranno collocati nella struttura temporanea di Prevalle, ampliando così i posti letto per subacuti dagli attuali 20 a 40 complessivi in maniera da disporre di un numero di posti letto adeguati rispetto alla dimensione della medicina generale favorendo così più facili dimissioni di pazienti anziani e fragili. 50 posti letto di riabilitazione invece sono attualmente presenti a Leno.
“In relazione poi al mio operato in questi mesi – sottolinea il Direttore Generale Mario Alparone – ci siamo concentrati in una azione di deciso rafforzamento della struttura della Asst del Garda sia sotto il profilo dell’erogazione sanitaria sia sotto il profilo delle dotazioni strumentali e di risorse umane. Prova ne sono l’aumento dei posti letto aziendali, portati da 540 a 600, le sedute operatorie giornaliere che sono arrivate alle 14 giornaliere, prima della ripresa della pandemia, a fronte delle 8 attive ad agosto consentendo, in questo modo, il ritorno ad un livello di erogazione di attività chirurgica pari a quello pre-pandemico. Inoltre in soli 6 mesi abbiamo intrapreso lavori di ristrutturazione ed ammodernamento in tutti i presidi ospedalieri.”
Nello specifico:
Anche sotto il profilo tecnologico si è prestata particolare attenzione alla dotazione di alte tecnologie con l’acquisizione e l’avvio di procedure per l’installazione di due angiografi, uno per Manerbio l’altro per Desenzano. A Desenzano è in corso anche la gara per l’installazione di una nuova risonanza magnetica.
“Inoltre sempre in soli sei mesi, prosegue Mario Alparone, abbiamo bandito tutte le posizioni primariali vacanti quali cardiologia, medicina, laboratorio e urologia di Desenzano, Direzione Medica di Presidio di Gavardo e oncologia di Manerbio. Infine l’attività di reclutamento dei medici ha permesso l’assunzione di oltre 25 professionisti a cui si somma l’assunzione di 45 infermieri. Tutto orientato ad un deciso e forte rafforzamento della struttura.”