Crisi idrica in Lombardia, ma il Garda è in salute

LOMBARDIA - “Regione Lombardia sta valutando, per fronteggiare la crisi idrica, l’adozione di eventuali deroghe al deflusso minimo vitale. In sofferenza laghi e fiumi, tranne il Garda.

Il lago di Garda oggi è a +105 cm sopra lo zero idrometrico, un ottimo livello vista la stagione invernale così siccitosa.

Tanto per fare qualche paragone il lago di Garda oggi presenta un livello del riempimento all’80%; il lago Maggiore è al 31,9%; il lago d’Idro al 29,2%; il lago d’Iseo al 6,4%; il lago di Como al 5,3%

Info tratte da laghi.net.

 

«La situazione in altri laghi e fiumi – scrive in un post il vicepresidente della Comunità del Garda, Filippo Gavazzoni – non è però così buona come sul Garda. Le portate dei corsi d’acqua, come L’Adige, il Brenta e il Bacchiglione per esempio, segnano rispettivamente un -24%, -43% e -56%.

Non se la passa meglio il Fiume Po, che sta vivendo la “magra” invernale più grave degli ultimi 30 anni, raggiunta l’8 marzo 2022, con -43% di portata idrica.

Intanto “Regione Lombardia sta valutando, per fronteggiare la crisi idrica, l’adozione di eventuali deroghe al deflusso minimo vitale, così come previsto dal vigente Programma di Tutela e Uso delle Acque, per far fronte alla carenza idrica”. A darne notizia è Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche.

Severità idrica bassa

“L”Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici – Distretto del Po – spiega Sertori – convocato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, riunitosi giovedì 17 marzo mattina, ha confermato la persistenza di gran parte del territorio distrettuale in stato di “severità idrica bassa in assenza di precipitazione”. Una condizione che riguarda l’intero territorio lombardo a eccezione dei bacini del Ticino e dell’Oglio, che risultano in condizione di “severità idrica media”. Questo significa che i rischi connessi al fenomeno della siccità sono concreti, mentre ci avviciniamo all’inizio della stagione irrigua”.

Riserve idriche sotto il 50%

Sulla base dei dati resi disponibili da Arpa Lombardia, emerge uno stato delle riserve idriche (costituiti dal manto nevoso, dagli invasi idroelettrici montani e dai grandi laghi regolati) complessivamente inferiore al 50% rispetto alla media di riferimento (2006-2020). Le previsioni metereologiche a breve e medio termine non prevedono precipitazioni. Almeno di quelle che possano garantire di riequilibrare il deficit delle risorse mancanti al fine di soddisfare il fabbisogno di acqua per l’agricoltura.

Monitoraggio della situazione

“In questa particolare condizione di carenza idrica – conclude Massimo Sertori – il mio assessorato sta monitorando l’evoluzione della situazione unitamente alle altre Regioni del bacino padano. Stiamo valutando di porre in campo tutte le azioni più opportune. Ciò al fine di gestire la situazione di crisi idrica che si potrà manifestare a breve, contestualmente all’inizio della stagione irrigua”.

Riunioni dell’Osservatorio e del Tavolo regionale

La riunione del prossimo Osservatorio si terrà il 29 marzo. Mentre per il 31 marzo c’è la convocazione del ‘Tavolo regionale per l’utilizzo della risorsa idrica’. Ciò al fine di condividere con gli operatori del settore le azioni da attuare in concomitanza dell’avvio della stagione irrigua prevista per i primi di aprile.

Consulta qui la misura dei livelli sul Garda e degli altri laghi lombardi.

livelli garda
La misurazione dei livelli a Salionze, a Peschiera (foto di Bruno Frazzini).

 

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