Depurazione, il report dei comitati inviato al ministero

LAGO DI GARDA - Depurazione: ecco il documento di sintesi che i comitati contrari al progetto Gavardo-Montichiari hanno inviato alla sottosegretaria del ministero di transizione ecologica on. Ilaria Fontana.

Lo scorso 7 marzo i comitati Gaia Gavardo, Mamme del Garda, La Roccia e Visano Respira avevano incontrato in videoconferenza la sottosegretaria del ministero di transizione ecologica on. Ilaria Fontana.

Ora i comitati hanno predisposto un documento di sintesi delle argomentazioni poste all’attenzione della Sottosegretaria, «alcune delle quali – scrivono le associazioni del territorio – non erano a sua conoscenza».

Preso atto dell’intenzione della sottosegretaria di procedere ad un approfondimento interno rispetto alle argomentazioni evidenziate, i Comitati hanno quindi redatto un documento di sintesi, inviatole ieri, che riportiamo integralmente.

OGGETTO: PROGETTO DI DEPURAZIONE DEL GARDA – INCONTRO DEL 07/03/2022

«Onorevole Segretaria,

facciamo seguito a quanto convenuto durante l’incontro di cui all’ oggetto riportandoLe in modo sintetico i punti di maggiore incongruenza del progetto, già evidenziati durante il meeting:

– Negli studi dell’Università di Brescia NON si è mai tenuto conto, in nessun passaggio, delle prescrizioni conseguenti all’epidemia di polmonite da legionella, avvenuta sul territorio nel settembre 2018, che interessavano il fiume Chiese.

– Negli studi dell’Università e in nessuna delle valutazioni fatte dal Commissario straordinario e dalle tre Università scelte come consulenti si è mai tenuto conto delle prescrizioni successive alla rammentata epidemia di polmonite da legionella (che coinvolse più di 1000 persone, causando 10 morti) e nemmeno a quelle posteriori al tavolo tecnico svoltosi con l’allora Ministero dell’Ambiente guidato dall’ On. Costa a giugno 2020.

– Le valutazioni fatte dalle Università scelte dal Commissario NON sono valutazioni indipendenti, ma si basano ESCLUSIVAMENTE sulle considerazioni già fatte dall’Università di Brescia, che oltre tutto è una delle tre interpellate a ridare la sua opinione sugli studi che lei stessa ha svolto, studi già contestati nella loro presunta oggettiva scientificità anche durante un’ interrogazione parlamentare dall’On Zolezzi il 02 settembre 2020 come ribadito anche nell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera del 06 10 2021.

Lo schema del progetto per la depurazione del Garda Bresciano, con i depuratori (D) di Gavardo e Montichiari sull’asta del Chiese.

 

– Nelle valutazioni svolte dall’Università di Brescia sono stati introdotti dall’Ente Gestore due elementi di valutazione non previsti dal regolamento regionale ed è lo stesso gestore a fornire all’Università i requisiti necessari alla valutazione degli elementi introdotti, rendendo lo studio di fatto COMPLETAMENTE AUTOREFERENZIALE. I due fattori introdotti dal gestore nell’ anno 2019, dopo due anni sono già superati dalla realtà dei fatti e quindi non possono più essere DETERMINANTI per la scelta che avrà un impatto sui territori non solo legato alla sua costruzione ma per i prossimi 50 anni di esercizio previsto.

Il progetto NON PREVEDE un impianto di emergenza per la stazione di sollevamento di Salò ed in caso di malfunzionamento una quantità enorme di fognatura verrà riversata direttamente a lago e nel Golfo di Salò, parte di lago di Garda che costituisce un bacino chiuso e i cui tempi di ricambio d’acqua si aggirano intorno ai 60 anni. Questo causerebbe un disastro ambientale gravissimo

I costi di costruzione e di gestione, visti i notevoli e concreti aumenti sia dei materiali che dell’energia, non sono assolutamente più credibili e oggi appaiono determinanti per ogni futura valutazione sulla localizzazione dell’impianto e sulla sua gestibilità gestionale.

– Resta aperta e assolutamente da rivalutare la questione dell’ormai “famoso ed imbarazzante” audio inviato dal Prof. Bertanza dell’Università di Brescia al Viceprefetto Dr. Simeone nel quale il Professore fa dichiarazioni c he di fatto minerebbero la credibilità dello studio.

La soluzione di Lonato del Garda risulta allo stato attuale la migliore proposta in sede di confronto con il gestore, in quanto permette di NON SCARICARE nel fiume, ma in canali artificiali rispettando CONCRETAMENTE l’ambiente!

Un rendering del depuratore previsto sul Chiese, a Gavardo.

 

– La sede del nuovo depuratore di Gavardo è definita “area di pregio ambientale” dalla Sovraintendenza. Il Commissario ha valutato la localizzazione sull’altra sponda del fiume, ma non è stato possibile in quanto obiettivamente lo spazio disponibile non lo consente. Si opta quindi per la scelta che va a distruggere aree agricole di pregio ambientale per 70.000 mq, dov’è la sostenibilità?

– Per quanto concerne i costi ci si chiede perché in quelli di costruzione non venga considerato il contributo della tassa di soggiorno, che dovrebbe essere a carico dei Comuni gardesani primi fruitori dell’impianto di depurazione e che il Commissario ad acta ha chiesto fosse del 50%?

La portata del fiume Chiese risulta allo stato di fatto attuale assolutamente insufficiente (così come fra l’altro già avvenuto e segnalato dal Consorzio del Fiume Chiese pochi giorni prima dello scoppio dell’epidemia avvenuta nel settembre 2018) e inadeguata al ricevimento dei reflui, seppur depurati (non viene rispettato l’indice di diluizione del refluo trattato dal depuratore e immesso nel corso idrico come previsto dalle normative del PTUA della Regione Lombardia, a cui non sono ammesse deroghe). Chi garantisce dal punto di vista sanitario che non insorgeranno altre epidemie? Soprattutto alla luce delle concrete evidenze che nulla è stato fatto per risanare la situazione di un fiume già in sofferenza?

A seguito di quanto da Lei espresso durante l’incontro confidiamo in un Suo concreto intervento volto a chiarire e rivalutare completamente una situazione che genera numerose insicurezze e perplessità e che così come gestita fino ad ora sembra garanzia di un danno economico e ambientale senza precedenti. Rimaniamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o chiarimento che dovesse ritenere necessario.

Ringraziamo anticipatamente e cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti».

  • COMITATO GAIA GAVARDO – Ing. Filippo Grumi
  • COMITATO LA ROCCIA GAVARDO – Roberta Caldera
  • COMITATO MAMME DEL GARDA – Paola Pollini
  • COMITATO VISANO RESPIRA – Ing. Stefano Guarisco
Manifestazione contro i depuratori sul Chiese.

 

 

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