Continuano a bruciare le pendici del monte Tombea. Dopo aver scollinato da Bondone, in Trentino, a Persone di Valvestino, nel Bresciano (ieri ne abbiamo scritto qui), le fiamme corrono veloci, trovando terreno fertile nel bosco resinoso secco per la siccità, verso Denai e Bocca Cablone.,
Siamo nel santuario naturalistico del Parco Alto Garda, dove sbocciano fiori endemici unici al mondo, come la saxifraga tombeanensis, fiore simbolo del Parco Alto Garda Bresciano. Questi fiori si erano salvati dalla glaciazione secoli fa, potrebbero andare perduti per colpa del fuoco.
Sono già 110 gli ettari andati in fumo, secondo la stima del Dos Marco Mozzi. Ma il bilancio è destinato ad aggravarsi.
Oggi, sabato 26 marzo, sul fronte del fuoco hanno operato i mezzi aerei: due elicotteri, due canadair e un Erickson. Le vasche per l’approvvigionamento sono collocate in località Denai di Magasa.
A terra hanno lavorato una trentina di uomini delle squadre antincendio della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. Sul posto anche la responsabile AIB della Comunità Montana, Stefania Baronio, il personale dell’Ufficio Agricoltura, e ovviamente il presidente Davide Pace, che è anche sindaco di Valvestino.
Pace ha chiuso la strada che da Denai porta ad Armo e Persone, in località Vott e Messane. Per ora non ci sono case minacciate. Restano da controllare alcuni fienili in località Vargù.
Domani si continua con la lotta alle fiamme. Non ci sono previsioni di vittoria imminente sul fuoco.
Si spera nella pioggia, prevista per mercoledì.