Il Giardino Heller acquistato dalla famiglia Porsche
GARDONE RIVIERA - Passa di mano la proprietà del giardino botanico di Gardone Riviera, di proprietà dall’artista austriaco André Heller dal 1989. La struttura è stata acquistata dalla famiglia Porsche.
I Porsche fanno shopping sul Garda. La famiglia della prestigiosa casa automobilistica tedesca ha acquistato il giardino botanico di Gardone Riviera dall’artista austriaco André Heller, che ne era proprietario dal 1989 e che ora continuerà ad occuparsi della direzione artistica del parco.
In questi trent’anni e più Heller ha curato non solo l’allestimento botanico, ma ha fatto dialogare la natura con l’arte, collocando nel giardino sculture contemporanee di artisti di fama internazionale come Keith Haring, Roy Lichtenstein, Erwin Novak, Susanne Schmoegner, Rudolgh Hirt.
Una consuetudine che i nuovi proprietari non intendono abbandonare.
Nei prossimi giorni, fa sapere la direttrice del giardino, Graziella Belli, arriverà nel parco una scultura di Pierre-Auguste Renoir, pittore francese, tra i massimi esponenti dell’Impressionismo, che negli ultimi anni di vita si dedicò, seppur saltuariamente, appunto anche alla scultura.
Nel giardino sono attese altre novità – come la “casa del te” che un architetto giapponese realizzerà nei pressi del bonsai – e altre opere d’arte contemporanea.
Le notizie di investimenti e attenzione alla valorizzazione del giardino da parte della nuova proprietà sono ovviamente ottimi segnali per il turismo gardonese, visto che il giardino botanico è un polo d’attrazione di grande rilevanza per l’economia locale.
Resta da segnalare che lo shopping immobiliare dei Porsche a Gardone ha registrato un altro affare: la famiglia ha acquistato anche Villa Ruffo, immobile situato a fianco del municipio, confinante con il giardino botanico. È una residenza appartenuta alla nobile famiglia dei Ruffo di Calabria.
La storia del giardino botanico gardonese
Il giardino fu fondato ai primi del ‘900 su un terreno di circa diecimila metri da Arthur Hruska (medico dentista degli Zar, della famiglia reale italiana, dei Papi Pio XII e Giovanni XXIII, ma anche naturalista e botanico), che dal 1910 al 1971 raccolse molte varietà di piante sul terreno della sua villa.
Il giardino fu destinato alla flora alpina e tropicale con duemila esemplari botanici provenienti da molteplici luoghi, fra i quali gli acrocori dell’Oceania e varie piante dell’Himalaya, del Mato Grosso, dell’Africa, del Canada e del Giappone; il tutto organizzato come una fitta foresta di bambù, stagni giapponesi, ruscelli, cascate e piante alpine nei burroni.
L’impegno e le competenze di Hruska gli consentirono di ricreare in miniatura vere e proprie zone alpine e dolomitiche con le tipiche pietre rosse.
Il giardino aprì al pubblico nel 1972, allorquando fu vincolato con decreto ministeriale nell’agosto dello stesso anno, mentre nel 1974 il comune di Gardone Riviera vincolò a verde pubblico circa un terzo dell’area.
Dal 1988 è di proprietà del cantante e artista André Heller che lo ha ulteriormente abbellito con sculture realizzate da maestri come Keith Haring, Roy Lichtenstein, Mimmo Paladino, Erwin Novak, Susanne Schmoegner, circondate da circa cinquecento varietà di piante, tra le quali cactus, stelle alpine, felci (in particolare Osmunda regalis), magnolie, orchidee, ninfee, oltre che da file di alberi.
Il giardino botanico gardonese è aperto al pubblico tutti i giorni, da marzo a ottobre, dalle 9 alle 19 (ingresso 12 euro, bambini 6-11 anni 5 euro, under 5 gratis). Vi si accede da via Roma. È un luogo incantato, soprattutto in primavera, nel periodo delle fioriture.
Su un’area di 10mila mq si ammirano oltre 500 specie di piante giunte da ogni angolo del pianeta e collocate in un parco in cui si alternano laghetti, boschetti, radure e ruscelli. C’è anche un gruppo dolomitico, alto 13 metri, regno della flora alpina.
Info: hellergarden.com.
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