Lazise piange Ico, il costruttore di barche e lance

LAZISE - E' scomparso Ico, al secolo Alessandro Enrico Lavezzari, costruttore di barche e lance per pescatori, appassionato di motonautica e uomo della tutela del territorio e del patrimonio storico locale.

Aveva 79 e lascia la moglie Franca e le figlie Angelica e Veronica. I funerali si tengono nella parrocchiale di Lazise venerdì 22 aprile alle 16.

Alessandro Enrico ha iniziato giovanissimo a lavorare per mantenere la famiglia. Il cantiere nautico è stato la sua palestra. Dapprima come operaio presso il cantiere dell’ingegnere Biasi in località Rocchetti, poi come artigiano in Valesana. Costruiva barche e lance per i pescatori del lago di Garda. Ancora oggi molti dei suoi natanti solcano le acque del lago.

Nel 1964 ha costituito l’Associazione Motonautica e ne è stato presidente ed anima per moltissimi anni. Ha organizzato negli anni ottanta diverse gare motonautiche a livello nazionale ed internazionale ed ha ricevuti molti encomi per queste iniziative sportive.  Forte la sua passione per la preistoria e la storia locale, soprattutto nella tutela dei reperti storici che spesso sono stati rinvenuti nelle acque del lago. E’ stato infatti per molto tempo ispettore Onorario del Ministero dei Beni Culturali.

In occasione del ” Millenario”, nel 1983 , per i festeggiamenti della concessione del Diploma di Ottone II° alla Comunitatis Lacisiensis , in collaborazione con Giovanni Olivetti e Giuseppe Modena, ed altri volontari del mondo nautico sportivo, ha realizzato un alto pennone in ferro, di oltre venti metri,donandolo alla Amministrazione Comunale e che è stato collocato all’inizio del porto vecchio , attiguo alla sede municipale , dove sventola costantemente il tricolore. Il luogo per i lacisiensi è conosciuto come ” la piera del pesse”.

“Ha sempre collaborato con grande generosità ad ogni evento della comunità, lavorando gratuitamente, sempre pronto a dare una mano – spiega Giovanni Olivetti, coordinatore della Protezione Civile Marinai – in particolare con il Carnevale del Marciapiè , in Via Arco, dove ha rivestito per alcune edizioni anche i panni del Capo Vàlar, ovvero del sindaco della Contrada del Marciapiè. Perdiamo davvero un uomo semplice ma generoso che ha contribuito alla crescita del nostro paese. Per questo nel dicembre 2019 il Presiedente della Repubblica  gli ha conferito la onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Mi aveva confidato che per lui era stata la più bella riconoscenza possibile. Ne era molto orgoglioso.”

Sergio Bazerla

 

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