«Una domenica di maggio – scrive il Soccorso Alpino Veneto – identica a una di agosto per l’elevato numero di emergenze registrate, due distinte sulle pareti del Baffelan. Ieri nelle Centrali del 118 venete il telefono è squillato di continuo, come in piena estate».
Due gli interventi sul Garda.
Alle 12.30 il gestore del Rifugio Telegrafo sul Monte Baldo, appartenente al Soccorso alpino di Verona, è stato chiamato da un escursionista in difficoltà.
L’uomo stava risalendo la Ferrata delle Taccole quando, non riuscendo più a proseguire, l’aveva abbandonata seguendo una traccia laterale che lo aveva portato sopra una stretta cengia, dove era rimasto incrodato.
Allertato subito il 118, il gestore è partito in direzione dall’itinerario attrezzato per sincerarsi della situazione e dare indicazioni all’elicottero di Verona emergenza in arrivo, mentre un secondo soccorritore si portava alla base della ferrata e altri due si mettevano a disposizione a Rivoli.
Individuato il punto in cui si trovava il 37enne di Borgo Mantovano (MN), con un verricello di 10 metri è stato calato il tecnico di elisoccorso, che ha assicurato l’uomo e lo ha recuperato per poi trasportarlo a Novezzina.
Precedentemente l’eliambulanza era stata impegnata a Torri del Benaco. Scendendo con il marito in mountain bike lungo un sentiero, una cinquantina di metri sotto il Ponte tibetano del Crero, una 50enne di Milano aveva messo male un piede, con conseguente probabile frattura della una caviglia.
Sbarcato sul ponte tibetano, il tecnico di elisoccorso è stato accompagnato dal marito sul luogo dell’incidente.
Prestate le prime cure, la donna è stata spostata di 5 metri in uno spiazzo tra glia alberi da dove è stata caricata a bordo utilizzando il verricello, per essere accompagnata all’ospedale di Peschiera.
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