L’obiettivo è proporre la bozza della nuova normativa alle tre Regioni del Garda – Lombardia, Veneto e Trentino – entro la fine dell’estate.
Così ha deciso il gruppo di lavoro paritetico coordinato dalla Comunità del Garda, che dallo scorso ottobre lavora all’aggiornamento della legge attuale (la puoi scaricare qui), vecchia di oltre trent’anni e ormai superata: negli ultimi decenni il mondo della nautica è radicalmente cambiato, sono emersi nuovi modi di frequentare le acque (dal kite surf al wing foil), così come nuove esigenze di tutela ambientale e, non da ultime, nuove istanze di sicurezza, evidenziate anche dalla tragedia avvenuta la scorsa estate nel golfo di Salò.
Il gruppo di lavoro – composto da rappresentanti delle istituzioni, sindaci, Guardia Costiera, Navigarda, tecnici, operatori nautici, noleggiatori e sub – si è riunito venerdì scorso, il 20 maggio.
«Si lavora – spiega Lucio Ceresa, segretario generale Comunità del Garda e coordinatore del tavolo – a un testo di 37 articoli, cercando di contemperare le diverse esigenze. Quelle della vela, per fare un esempio, sono diverse da quelle della nautica a motore. Ma pensiamo di trovare un sintesi definitiva entro luglio, in modo da far avere alle Regioni, entro fine estate, una bozza di legge che arriva dal territorio».
Tanti i punti da aggiornare. Ad esempio il quadro sanzionatorio, commisurando l’entità della sanzione alla tipologia di violazione (si pensi che oggi la multa è la stessa, 170 euro, sia che si ormeggi in fascia protetta, una sorta di divieto di sosta, o che si sfrecci a velocità folle tra i bagnanti).
La revisione della legge dovrà poi tener conto e normare le nuove discipline sportive, dal sup al kite, dal flyboard all’hydroflyer. Tra le questioni sul tavolo c’è anche quella relativa al sistema Ais (Automatic indentification system), diffuso nei mari di tutto il mondo, che consente un monitoraggio in tempo reale del traffico nautico e garantisce, in caso di emergenza, soccorsi immediati.
Tra i temi in esame anche i limiti di velocità, le regole per ormeggi e concessioni, le norme sul noleggio dei natanti, con e senza patente nautica.
«Per ora – dice Ceresa – non anticipiamo contenuti, ma possiamo dire che, in linea generale, che gli obiettivi sono sostanzialmente tre: la nuova legge dovrà innanzi tutto garantire una maggior sicurezza a chi frequenta le acque, introdurre più solide tutele a livello ambientale e, infine, tener conto delle esigenze di sviluppo turistico».
Ecco la composizione del Gruppo di lavoro che sta predisponendo le modifiche e l’aggiornamento della legge interregionale sulla navigazione da diporto e gli usi turistici delle acque del Garda.