L’elenco dei prodotti De.Co. – acronimo che significa Denominazione Comunale ed indica un riconoscimento che il Comune attribuisce ad alcune preparazioni alimentari, ma non solo, particolarmente tipiche e tradizionali – si arricchisce di un nuovo protagonista.
Il Comune di San Felice del Benaco ha infatti attribuito la De.Co. al “Luccio alla Portesina”, ricetta che prende il nome della frazione di Portese.
E’ l’atto conclusivo del lavoro di una Commissione nominata dalla maggioranza e dalla minoranza consigliare, presieduta dal sindaco Simone Zuin e composta da Carlo Bresciani, Vezzola Pier Paolo, Simone Saletti, Veronelli Andrea e Enzo Zanaglio, coordinata dall’Assessore all’Agricoltura, Pesca e Stili di Vita Elisa Margini.
Nel disciplinare di produzione (lo puoi scaricare qui) sono riportati i riferimenti storici della ricetta: «La denominazione “Luccio alla Portesina” si riferisce ad una variante territoriale, intesa come della frazione di Portese a San Felice del Benaco, del “luccio del Garda”, piatto tipico dell’area gardesana. Nel tempo, questo piatto è stato proposto anche al di fuori del territorio comunale godendo di un sempre più radicamento come piatto tipico. Non sono rintracciabili documentazione scritta che datino chiaramente questa ricetta che invece è stata tramandata oralmente da madre a figlia o da nonna a nipote. Da una ricostruzione, frutto del racconto degli anziani delle frazioni di San Felice e di Portese, il piatto potrebbe risalire al 1800».
Nel disciplinare «la zona di produzione del “Luccio alla Portesina” è identificata nell’intero territorio comunale di San Felice del Benaco».
La preparazione del piatto inizia con l’approntamento del brodo di cottura, inserendo in una pentola il sedano, carota, cipolla, il pepe, l’alloro, la buccia grattugiata di un limone e il succo del limone stesso, 2/3 di acqua e 1/3 di aceto o vino bianco. Il limone va accuratamente lavato e spazzolato, prima dell’uso.
Si porta ad ebollizione e si aggiunge il luccio pulito e sviscerato.
Nel tempo che il luccio raggiunga la cottura, è possibile procedere con la preparazione del condimento. In una padella si scalda l’olio Garda DOP, con l’aggiunta delle aole (o delle deroghe previste dal presente disciplinare) e si fa sciogliere il tutto. Nello stesso tempo si tritano il prezzemolo, i capperi e l’aglio.
Quando il luccio avrà raggiunto la cottura corretta si potrà procedere con la spolpatura, la diliscatura e con la copertura con il tritato precedentemente realizzato. Versare sul luccio il soffritto di olio ben caldo e le aole. Coprirlo e lasciarlo marinare per una intera giornata.
Il “Luccio alla Portesina” deve essere servito a temperatura ambiente ed accompagnato da polenta ben calda.