«Sin dal suo insediamento la direzione della ASST del Garda – si legge in una nota diffusa dalla stessa azienda socio sanitaria – ha dato estrema rilevanza alla dotazione degli organici del comparto. Nel corso di 10 mesi sono state intraprese ben 11 procedure a tempo determinato, indeterminato e LP che hanno portato all’assunzione di 139 risorse di cui 79 a tempo indeterminato.
E’ stato riportato in pareggio il turnover accumulato negli anni precedenti ed il numero di risorse sanitarie del comparto è ora maggiore di circa 130 unità rispetto a quelle del 2019, a riprova appunto del potenziamento effettuato.
Questo aumento di personale – continua Asst Garda – ha consentito di aprire nuovi posti letto oltre 70 in più rispetto all’anno scorso ed ha consentito di limitare al 10% le riduzioni da accorpamento tipiche del periodo estivo, con un valore confrontabile con quello dell’anno precedente.
Va inoltre considerato che gli Infermieri di famiglia della ASST del Garda sono utilizzati per le esclusive attività territoriali (solo 7 figurano nei reparti ospedalieri dei 51 presenti).
A fine aprile era stata raggiunta una intesa con le OOSS, a valle del tavolo tecnico per assumere risorse anche in anticipo sul turnover:
La reazione delle OOSS che amareggia e sorprende è inaspettata a fronte del percorso sopra riassunto. La situazione inoltre non appare così drammatica né in termini di ferie fruite 24 giorni medi nel 2021 e garanzia delle tre settimane nel 2022 né in termini di salti turno (1 medio procapite).
Sul fronte dei rapporti Sindacali – conclude la nota di Asst Garda – si ricorda che sono stati effettuati 13 incontri con le OOSS in 10 mesi di cui ben 5 sul tema dei dimensionamenti. E’ stato fatto tutto quanto era possibile per rafforzare gli organici con evidenti risultati e dati che sono oggettivi».