Arco: la Fedrigoni cresce e conferma la sua volontà di rimanere sul territorio

ARCO - Visita dell'assessore Spinelli assieme al presidente di Confindustria Manzana. L'azienda dove si realizzano anche le figurine Panini conferma la volontà di rimanere sul territorio. 270 i dipendenti, con una crescita di una quarantina di operai negli ultimi 18 mesi.

“Continuare ad investire nelle persone e nella struttura per rimanere qui, in questo territorio“. Il messaggio che arriva dai vertici di Fedrigoni self-adhesive, stabilimento di Arco (Arconvert), è stato molto chiaro, in occasione della recente visita dell’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento Achille Spinelli, assieme al presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana e al vicedirettore Alessandro Santini.

Un impegno molto apprezzato da parte dell’assessore Spinelli: “La crescita importante dello stabilimento di Arco, confermata dal gruppo dirigente, che ha ribadito la sua volontà di rimanere nella nostra zona, è anche un riconoscimento della capacità Provincia – ha detto Spinelli – di affiancare le aziende e sviluppare partnership di cui beneficia l’intero territorio, in tutte le sue componenti”. Nella giornata delle “porte aperte” alle famiglie dei lavoratori, l’azienda di Arco, non ha interrotto il ciclo produttivo di pellicole adesive, settore nel quale il Gruppo Fedrigoni, è il terzo leader a livello mondiale (qui si lavora anche per le Figurine Panini ndr) e primo in quello specifico dedicato alla etichettatura delle bottiglie del vino.

Ad illustrare l’attività dell’azienda, che occupa 270 dipendenti, con una crescita di una quarantina di operai negli ultimi 18 mesi, è stato il direttore dello stabilimento Roberto Cavallini, soddisfatto per i risultati e le buone prospettive di mercato “grazie alla strategia del top management e l’utilizzo di parte della materia prima prodotta da Fedrigoni Paper che ci consente di essere efficaci e di presentarci ai clienti con una produzione integrata”.

La produzione giornaliera di etichette arriva a coprire, tanto per dare una dimensione della quantità di materiale che esce da Arconvert, la distanza da Arco a Roma andata e ritorno. “C’è un aspetto sul quale prestiamo molta attenzione. Ed è quello che riguarda la sicurezza sul lavoro: abbiamo investito e stiamo investendo con l’obiettivo di arrivare a zero incidenti”  ha affermato Cavallini sottolineando anche l’eccellente rapporto con le organizzazioni sindacali.

L’amministratore delegato Paolo Battistini ha parlato a sua volta del tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ribadendo l’impegno dell’azienda: “Da qua non ci spostiamo”.

“Qui abbiamo la dimostrazione – ha affermato l’assessore Spinelli – di un’azienda che si apre al territorio e alle famiglie, confermando il radicamento nella nostra zona, nel segno di un rapporto di rispetto e di valorizzazione dei lavoratori. Fa piacere sentire i dati riguardanti la  crescita e la conferma dell’intenzione di rimanere in Trentino non soltanto perché è un luogo bello  e accogliente  ma anche per la capacità della Provincia  di affiancare le aziende ed essere partner della loro crescita”.

Il presidente di Confindustria Trento Manzana si è detto “orgoglioso” di poter ospitare questo tipo di impresa: “Siamo stati accolti parlando di sicurezza sul lavoro e di bellissime relazioni sindacali: questo la dice lunga su cosa può fare una comunità per crescere e vincere la sfida globale. Siamo nell’Alto Garda, un territorio stupendo, ed è spontaneo pensare che il turismo sia primo comparto. In realtà è l’industria al primo posto per la produzione di pil: in una terra vocata al turismo l’industria dà un contributo così importante in termini di occupazione di qualità. Un ambiente bello e il clima positivo di relazioni industriali e sindacali sono elementi fondamentali che vanno oltre il conto economico per consolidare il radicamento e lo sviluppo delle aziende sul territorio”.

 

 

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