“Edith, una ballerina all’inferno”, girato nel teatro di Salò, al Giffoni Film Festival
L'annuncio lo da il bresciano Emanuele Turelli, che ha firmato la sceneggiatura del film che racconta la storia vera dell'ebrea ungherese Edith Eva Eger, sopravvissuta ad Auschwitz grazie anche alla danza.
«Incredibile, pazzesco, straordinario… Ora é ufficiale – scrive Emanuele Turelli sul suo profilo Facebook -, ora possiamo dirlo, anzi no… Ora possiamo urlarlo con tutto il fiato… Siamo a Giffoniii».
Il film “Edith, una ballerina all’inferno”, il film sceneggiato dallo scrittore e giornalista bresciano Emanuele Turelli, con la regia di Marco Zuin, vedrà la sua première internazionale il 23 luglio, al Festival del cinema di Giffoni.
Il film, ispirato a una storia vera di resilienza e coraggio, verrà presentato all’interno della «Impact!», alla presenza del Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone.
Edith – sviluppato con stile sperimentale mescolando danza, recitazione e narrazione – porta la firma di Emanuele Turelli (sceneggiatore), Marco Zuin (regista), Daniele Gozzetti (compositore), Lorenzo Pezzano (direttore della fotografia), di due big dello storytelling come Marco Cortesi e Mara Moschini (Infinity, Prime Video, Rai), oltre a Violet Moon, associazione culturale che ne ha curato l’ideazione, la produzione e la progettualità.
La storia è quella di Edith Eva Eger, ballerina ungherese deportata a Birkenau appena sedicenne. Catapultata in quel campo di morte, la ragazza riuscì a sopravvivere grazie al suo amore per la danza, salvando la vita anche a decine di altre deportate.
Il film è stato girato all’interno del teatro comunale di Salò in fase di restauro (ne avevamo scritto qui).
Tutte le info sul film: www.edith.movie.
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