E’ giunta tramite il numero di emergenze 1530, intorno alle ore 22 di venerdì 15 luglio alla Sala Operativa della Guardia Costiera del Lago di Garda, la segnalazione di un diportista che giunto nelle acque antistanti la località “Punta Corno” del Comune di San Felice del Benaco, notava delle luci provenire dalla scogliera sottostante.
In un primo momento il segnalante per il buio e la scarsa visibilità aveva ipotizzato si trattasse di una barca finita sugli scogli, ma una volta giunti sul posto i soccorritori della Guardia Costiera si sono avvicinati con il Rescuerunner (nella foto sopra) – moto d’acqua che può navigare su scogliere soffolte, bassi fondali e in prossimità di scogli – ed hanno verificato che a chiedere soccorso erano quattro persone di nazionalità danese, che avevano intrapreso un’attività di escursionismo nel primo pomeriggio, per poi trovarsi in difficoltà con il sopraggiungere della notte, allorquando non riuscivano più ad orientarsi e a trovare i sentieri percorsi durante il giorno.
Fermatisi, pertanto, stremati sugli scogli di Punta Corno, hanno richiesto soccorso all’unità da diporto in transito, mediante la torcia di uno smartphone.
Le operazioni di soccorso, sono state condotte con professionalità e attenzione in pochi minuti grazie all’impiego del rescuerunner della Guardia Costiera di Salò, che ha imbarcato due persone per volta e le ha poi trasferite a bordo dell’altro mezzo della Guardia Costiera rimasto più a largo per i bassi fondali presenti in zona.
Una volta a bordo, sono stati trasportati nel porto di Portese del Comune di San Felice del Benaco, ove sono stati sbarcati, senza necessità di assistenze sanitarie.