A seguito del noto evento di domenica 10 luglio che ha dato luogo all’incendio boschivo di Monte Segrone, i Vigili del Fuoco volontari di Riva comunicano il resoconto dell’attività svolta durante questa settimana.
L’incendio che ha interessato circa 55 ettari di bosco ha visto impegnato sul campo ben 34 corpi dei vigili del fuoco dei Distretti Alto Garda e Ledro, Vallagarina, Giudicarie e Trento. In particolare i corpi VV.F. intervenuti sono: Riva del Garda, Arco, Dro, Drena, Concei, Tenno, Molina di Ledro, Bezzecca, Tiarno di Sotto, Mori, Vallarsa, Brentonico, Calliano, Avio, Ala, Rovereto, Volano, Isera, Pomarolo, Fiavè, Lomaso, Storo, Villa Rendena, Albiano, Bleggio Superiore, Lavarone, Vigolo Vattaro, Civezzano, Aldeno, Mattarello, Romagnano, Giustino-Massimeno, e il più lontano da oltre 120 Km e due ore di strada, Grumes.
Queste risorse sono state coordinate dal posto di comando mobile istituito nei pressi del cimitero di Nago dall’Ispettore Distrettuale, dal Comandante e Vicecomandante di Riva. L’ambiente estremamente impervio, la siccità severa, il forte vento caratteristico e le temperature straordinarie, sono stati veri e propri elementi di sfida per il personale che H24, sia in attività di pattugliamento notturno sia in attività di spegnimento ha affrontato lo scenario con sacrificio e abnegazione.
Sono infatti 205 giornate di lavoro per i 68 vigili del Corpo di Riva del Garda, per 1321 ore uomo alle quali se ne aggiungeranno alcune centinaia per il recupero, la sistemazione di tutti i materiali ancora sulla zona dell’incendio (circa 4 km di mandate), e il supporto degli altri corpi degli altri distretti che hanno impegnato 222 uomini per 2143 ore uomo.
Un totale ad oggi di 425 vigili intervenuti per 3464 ore di lavoro. In particolare questa settimana la situazione di calma apparente ha richiesto un costante presidio dell’area interessata con turni diurni dalle 07:00 alle 20:00, e in più momenti piccoli focolai hanno preso vigore sviluppando fiamme e fumo, ma grazie alla caparbietà del personale sopracitato sono stati più volte intercettati e spenti, in alcune occasioni i volontari per raggiungere i roghi si sono calati a peso dalle manichette per avere ragione delle fiamme.
Grazie a questa continua attività che vedeva le autopompe scendere fino all’idrante posto presso il cimitero di Nago o presso il punto di erogazione del consorzio irriguo per ripartire l’utilizzo dell’acqua, e riempire quindi costantemente i vasconi posti in quota, i volontari hanno evitato che le fiamme uscissero pericolosamente dal perimetro del Segrone e raggiungessero così la vallata di Loppio e i prati dell’Altissimo.
Vogliamo rimarcare – fanno sapere i pompieri – l’enorme ringraziamento a tutti i corpi VV.F. intervenuti a supporto, al Nucleo Elicotteri della Provincia, al Canadair del Dipartimento Nazionale, che hanno fornito l’imprescindibile supporto aereo, ai Nu.Vo.La che hanno preparato i pasti, al Corpo Forestale Provinciale e ai custodi forestali che hanno dato manforte quando è servito, e alle autorità Comunali che hanno fornito tutto il supporto richiesto, dimostrando così la grandezza di spirito di solidarietà che distingue il nostro mondo del volontariato Trentino».