Itaca ospite della 72a Centomiglia del Garda
GARGNANO - Il progetto Itaca dell'Ail apre di fatto i Cento Eventi della 72a Centomiglia Velica Internazionale del lago di Garda, in programma ad inizio settembre.
E’ l’iniziativa “velico-riabilitativa” promossa dall’Ail Brescia e dal suo presidente dottor Giuseppe Navoni. Precedentemente, sabato 30 luglio, Itaca era stata ospite all’Associazione Nautica Sebina di Sulzano del presidente “Jack” Alessandro Vitali e del suo attivo direttore sportivo Giovanni Luca Porro.
Sabato prossimo, 6 agosto, uscita dal porto ore 13, sarà a Bogliaco alla sede del Circolo Vela Gargnano. Prima ancora aveva navigato in notturna nel golfo di Salò grazie alla Canottieri Garda. Poi ha veleggiato nel basso Garda alla Fraglia Vela Desenzano ed a quella di Peschiera.
Progetto dell’Ail Brescia
Il progetto è organizzato dall’Associazione Italiana contro le Leucemie i Linfomi e il Mieloma Sezione di Brescia con la collaborazione delle Associazioni amiche “Ail Verona”, “Ail Lecco”, “Ail Bergamo”; uscite sul Benaco, sul Sebino, una sul Lario e due sul Ceresio.Il progetto si propone di attivare percorsi di approfondimento sulle problematiche della riabilitazione onco-ematologica tesa soprattutto al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. Itaca rappresenta la meta del viaggio di Ulisse diretto verso la propria patria, ma è anche metafora molto vicina alla realtà che spesso vive chi è affetto da una malattia onco-ematologica.
Come Ulisse, i pazienti si trovano ad affrontare un mare aperto, sconosciuto, pieno di insidie e di luoghi pericolosi. Durante il viaggio incontrano “nuovi territori” (a volte anche temibili!), ma scoprono anche nuove risorse, vicinanze, solidarietà.
Progetto dei laghi lombardi
Il Progetto Itaca è una iniziativa nata a Brescia, all’interno delle Unità Operative di Oncologia ed Ematologia della ASST Spedali Civili, sostenuta da AIL Brescia e da alcuni importanti circoli velici del Garda. Il progetto si propone di attivare percorsi di approfondimento sulle problematiche della riabilitazione onco-ematologica tesa soprattutto al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari.
Durante il viaggio incontrano “nuovi territori” (a volte anche temibili!), ma scoprono anche nuove risorse, vicinanze, solidarietà. In questa cornice, la navigazione rappresenta un valido contesto del “qui ed ora”, in cui ogni persona ha l’occasione di mettere alla prova se stesso, prendere decisioni, confrontarsi con i problemi da risolvere e con situazioni improvvise ed impreviste; esegue degli ordini, fa delle scelte in rapida sequenza, tutti in vista di un obiettivo comune: arrivare al prossimo porto.
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