La questione è sollevata dal Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro, che scrive in un post: «Pare ormai certo che nell’area lungo via Santa Caterina lato est a sud dell’esposizione di arredamenti DelFabbro sorgerà un nuovo supermercato LIDL. In precedenza ha ospitato rivendite di materiali edili, poi concessionarie di automobili e successivamente un outlet di abbigliamento. Il lotto in questione, di superficie pari a mq 4.700, ha destinazione commerciale e presenta una volumetria esistente di circa mc. 2.300.
In base alla disciplina urbanistica vigente che regola l’area – continua il Coordinamento – la nuova costruzione deve essere conforme al volume urbanistico esistente. In base alla superficie di vendita autorizzabile è facile immaginare l’intenso traffico veicolare in entrata e uscita dal nuovo complesso commerciale che provocherà pesanti e pericolose interferenze con flusso di ciclisti utenti della pista ciclabile dell’asse Arco-Riva. Anche la strada di modeste dimensioni che ora conduce al parcheggio del negozio DelFabbro verrebbe percorsa dai mezzi pesanti dei fornitori LIDL con inevitabili disagi per i residenti degli edifici posti più ad est. Inoltre corre il rischio di venire allargata la modesta strada interpoderale, larga circa due metri, che si collega con via Cavallo. Inutile sottolineare l’ulteriore carico veicolare che andrebbe ad interessare via S. Caterina già ora molto congestionata.
Già all’epoca della realizzazione del supermercato ALDI abbiamo con forza segnalato che lungo la direttrice Arco-Riva la presenza di strutture commerciali aveva raggiunto livelli di saturazione ormai ingestibili e avevamo pertanto chiesto di fermare nuove concessioni commerciali, in particolare cancellando la destinazione commerciale almeno per quei lotti attualmente inedificati.
L’amministrazione di Arco – continua il Coordinamento – purtroppo non dà ascolto a questi consigli di buon senso. Continuare a fagocitare l’arteria con nuove strutture commerciali oltre a danneggiare gli esercizi dei centri storici crea problemi di mobilità e di inquinamento di assai difficile soluzione. Invece di operare scelte nella direzione della sostenibilità ci si orienta in senso opposto. Infatti da voci ricorrenti pare sia in progetto la realizzazione di un ulteriore supermercato (sarebbe il 18° in Busa se non abbiamo sbagliato i conti) nel lotto ora libero posto a nord della struttura commerciale che a piano terreno ospita l’emporio TIGOTA’.
Crediamo sia il momento di dire basta a questo diluvio di centri commerciali. E’ noto infatti che il Basso Sarca vanta il poco invidiabile primato nazionale della più alta concentrazione di centri commerciali in relazione al territorio.
La via Santa Caterina necessita con urgenza un’attenta opera di riqualificazione che conservi le aree rimaste verdi, tanto più se queste sono agricole di pregio, migliori la qualità architettonica e paesaggistica del fronte strada e risolvi i gravi problemi di mobilità esistenti. Invece si procede in direzione opposta.
Anche la norma, prevista da PRG, che prevede sul lato est della via la creazione di una striscia di verde alberato di una profondità di 15 metri e la cessione gratuita al comune di una striscia larga 5 metri per accogliere in futuro mezzi di trasporto sostenibili, rimane largamente disattesa.
Ad esempio in occasione della recente concessione ALDI malgrado la nostra sollecitazione al riguardo risulta non si sia dato corso alla suddetta prescrizione.
Per il Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro: