Gargnano ricorda il partigiano Pio Batocletti, “el duturì”
GARGNANO - Una lapide a commemorazione del partigiano Pio Battocletti verrà inaugurata domenica 2 ottobre alle ore 10 nella Piazza Nazario Sauro di Bogliaco, proprio nel punto da cui parte una strada intitolata allo stesso Battocletti. L'iniziativa è stata promossa da ANPI Gargnano.
Mancava questo segno, a ricordo di un ragazzo passava alcuni periodi di vacanza a Bogliaco con i genitori. Questo legame con il paese spinse decenni orsono l’Amministrazione Comunale a dedicargli una via.
Nato a Fondo (TN) il 12 luglio 1922, era studente in Medicina all’Università di Pavia e venne ucciso nel corso di un combattimento contro i nazisti il 5 ottobre 1944 in Concarena, vicino a Cerveno, alta Valcamonica. Militava nella Divisione Fiamme Verdi “Tito Speri”, Brigata Giacomo Cappellini.
Nei documenti depositati presso l’Archivio della Resistenza e dell’età Contemporanea presso l’Università Cattolica di Brescia sono custoditi alcuni documenti che raccontano la storia sua e di altri uomini della Resistenza, incluso quello che descrive l’ultima battaglia contro i nazisti.
“I nostri erano accampati nelle baite dei Sendini, ai piedi della Concarena, sopra Cerveno. Era un giorno di nebbia e di pioggia, ciò facilitò ai tedeschi l’avvicinamento e permise loro di portarsi a distanza utile per il tiro delle armi automatiche prima di essere avvistati. La sentinella di servizio poté dare l’allarme solo pochi minuti prima che i nemici iniziassero la sparatoria. La situazione degli attaccati fu resa ancora più precaria dal fatto che il Comandante Cappellini era assente essendo partito la sera prima con una parte degli uomini per una missione importante fuori zona. Il gruppo poté sfuggire al gravissimo pericolo di essere accerchiato, ma ebbe perdite dolorosissime. Due caddero sul posto: Gio Maria Bazzoni nato a Cerveno (BS) l’11 dicembre 1925, Pio Battocletti nato a Fondo (TN) il 12 luglio 1922 laureando in Medicina che da qualche mese disimpegnava con grande cuore e diligenza le mansioni di medico del gruppo. Quattro caddero prigionieri: Giuseppe Cattane, Martino Guarinoni, Lorenzo Pelamatti, Raimondo Albertinelli.
I quattro giovani furono barbaramente fucilati presso la fossa da essi stessi scavata”.
Risulta che nel Regio Esercito Battocletti avesse il grado di “Sergente Allievo Ufficiale” ma nella formazione partigiana divenne “Ufficiale Medico”.
Scrissero di lui: “Studente in medicina evitò facili esoneri e prese la via della montagna. Fungendo da medico si prodigò a lenire e a guarire i dolori dei pazienti feriti”.
Per questo i suoi compagni lo soprannominarono affettuosamente “El Duturì”, il Dottorino.
B.F.
Il giovane Battocletti trovò il tempo per scrivere una struggente preghiera.
“Fra il silenzio sovrano dei bei monti nella pace infinita delle valli.
Io ti scorgo, o Signore, quando, al mattino il sole da dietro i monti lentamente sale ed al suo raggio d’ombra si dissolve, o quando a sera il suo bel raggio d’oro saluta il dì che lentamente muore.
Io ti sento, o Signore e quando pioggia cade senza sosta e rende ricchi gli abeti di perline, o quando il vento sibila tra i rami come un concerto strano di violini, o la tormenta soffia, o bianca neve cade d’intorno e copre il bel prato.
Io ti prego, o Signore.
O tu, che sei l’Eterno e la Possanza tu, carità, bontà e sapienza volgi su noi lo sguardo tuo benigno e dona a noi un po’ della tua pace. Rendi l’Italia libera ai suoi figli e rendi salvi i figli alle lor madri.
Proteggi noi che in armi, sulle vette, nelle città insidiose vigiliamo.
Benedici quest’armi, che la madre ci pose in spalle il dì della partenza e fa che non sia l’odio o la vendetta ma sol l’amore che le fa pugnare e solo amore che darà vittoria. Benedici, o Signore, i nostri cari. Proteggili nel sonno e nel lavoro.
Proteggi il popol tutto, o sommo Iddio.
Proteggi noi che, in armi, lo vegliamo”.
Pio Battocletti
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