Il circolo Canottieri Lario ha conquistato la 4a edizione della Sfida del Garda 8+, competizione tra le barche del canottaggio olimpico organizzata sabato 1 ottobre dalla Società Canottieri Garda nelle acque del golfo di Salò.
Secondo al traguardo di casa della Canottieri Garda, in misto con Canottieri Bardolino, CUS Pavia e Canottieri Milano.
Erano otto gli equipaggi in gara, appartenenti a cinque diverse società italiane: Canottieri Garda Saló, Canottieri Lario, Canottieri Monate, CUS Pavia, Canottieri Padova, Canottieri Milano.
Molto alto il livello della competizione, che non era inserita nel calendario federale ma ha visto scendere in acqua ben 7 atleti vincitori di medaglie a campionati del mondo o europei, 13 vogatori che hanno vestito la maglia azzurra e 18 vincitori di titoli italiani.
Dal canto loro i lariani, grandi favoriti della vigilia, schieravano un otto con due campionesse del mondo Elisa Grisoni, vincitrice del Campionato Mondiale Junior 4–, e Greta Parravicini, Campionessa Mondiale U23 nel doppio pesi leggeri al timone, ma anche Ivan Galimberti, bronzo al Campionato del Mondo Under 23 e Giulio Zuccalà, argento ai Campionati Mondiali Junior, Carolina Vanini, Michele Venini, Lorenzo Luisetti, Leonardo Bezzi.
“Dopo tre anni di pausa siamo davvero felici di essere ripartiti con la Sfida del Garda 8+” sottolinea Marco Maroni, Presidente Società Canottieri Garda Salò. “Per noi si tratta di una manifestazione identitaria, diretta erede di quegli Agonali del Remo che Gabriele D’annunzio aveva patrocinato nel nostro circolo negli anni 20 del ‘900, un pezzo importantissimo della storia Canottieri”.
Oltre ad aver primeggiato nella prima sessione di time trials che ha definito il tabellone a eliminazione diretta della gara, la Canottieri Lario ha vinto tutte le sfide in acqua, arrivando alla vittoria con una barca di vantaggio sui padroni di casa.
Il podio: Canottieri Lario, Canottieri Garda Salò (in misto con Canottieri Bardolino, CUS Pavia e Canottieri Milano), CUS Pavia (in misto con Canottieri Flora).
Il format della gara
Le barche olimpiche con a bordo 8 membri di equipaggio e un timoniere si sono confrontate in una gara sprint su un percorso di 400 metri, con partenza da piazza Zanardelli e arrivo in piazza Serenissima, dove si sono svolte le premiazioni.
Ogni barca poteva essere composta anche da equipaggi misti con atleti appartenenti alla categoria Ragazzi, Junior, Senior e Master. Unico obbligo era quello di avere a bordo due atlete femmine, timoniere escluso. La manifestazione prevedeva la sfida di otto equipaggi ed era strutturata a eliminazione diretta, con due equipaggi per gara.
Il format era coinvolgente anche per un pubblico non esperto: le prove infatti erano brevi e quindi molto avvincenti, interamente visibili dal lungolago, e durante tutto il pomeriggio uno speaker ha descritto al pubblico le fasi di ogni gara.
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Storia della manifestazione
La gara si ispira agli “Agonali del Remo”, una manifestazione lanciata negli anni ‘20 del 1900 e che aveva come celebre patrono Gabriele D’Annunzio. Spinto infatti dall’entusiasmo del suo medico curante Antonio Duse e dall’allora presidente della Canottieri Antonio Filippini, il vate si appassionò a tal punto alle regate di canottaggio che si svolgevano nel Golfo di Salò, da assumerne il patrocinio.
La gara, concepita per imbarcazioni outriggers con equipaggi seniores da 8 vogatori più timoniere, era da disputarsi ogni anno nel Golfo di Salò su di un percorso di m. 2000. Per regolamento la manifestazione poteva essere abbinata solo a regate di interesse nazionale e nell’arco della sua storia è stata vinta dalle migliori società italiane di canottaggio quali la Bucintoro di Venezia e la Marina Militare.
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