Presenza mafiosa in Lombardia: il punto della Commissione Speciale
LOMBARDIA - Il punto sulla presenza mafiosa in Lombardia, dopo il biennio di pandemia e nel contesto della crisi economica.
Il punto sulla presenza mafiosa in Lombardia è stato fatto venerdì 28 ottobre la Commissione speciale Antimafia, presieduta da Monica Forte, presentando a Palazzo Pirelli il report condotto dal Centro di ricerca sulla criminalità organizzata dell’Università Statale di Milano e da Polis Lombardia.
Riportiamo il report pubblicato da Lombardia Quotidiano, il notiziario a cura della Struttura Stampa regionale.
Si tratta di un aggiornamento, ha spiegato Monica Forte “che rappresenta un documento essenziale per il lavoro di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata nella regione. Siamo orgogliosi di prepararci al passaggio di testimone lasciando in eredità anche questo enorme patrimonio conoscitivo che in questa legislatura è stato supporto fondamentale e in alcuni tornanti ha orientato l’azione della Commissione. Sono molto grata alle istituzioni che partecipano oggi alla presentazione, sancendo una volta di più il forte legame che si è sviluppato in Lombardia su questi temi generando una rete di studiosi, soggetti civili e rappresentanti delle istituzioni che è un fiore all’occhiello del nostro sistema e un modello su scala nazionale“.
“Non è un’analisi fine ha sé stessa” ha aggiunto Marco Alparone, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia “ma parte di un processo di costruzione di un modello che deve essere operativo sul territorio e richiede quindi analisi di contesto reali ed attualizzate”.
Come ha spiegato il responsabile del progetto di ricerca, il Professor Nando Dalla Chiesa, il report esamina le principali dinamiche evolutive dell’infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività economiche in Lombardia nel periodo 2018-2021, anni in cui la crisi senza precedenti di interi comparti del commercio e del turismo prodotta dal lockdown e dalla “rivoluzione passiva” delle relazioni sociali, ha aperto varchi veloci e inaspettati in aree vitali dell’economia lombarda.
Uno degli elementi che emergono dall’analisi, dettagliata per provincia, è che i territori più “contaminati” sono quelli di Milano, Monza-Brianza e Como, mentre sono finora meno toccate le province di Lodi e Sondrio.
Su quest’ultimo territorio è tuttavia necessario mantenere alta l’attenzione, come è stato ribadito da Andrea Carni (dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata – CROSS Unimi) in ragione del grande movimento di capitali e dal grande ritorno economico che si prevede per le Olimpiadi del 2026.
La Presidente Forte ha quindi informato che è allo studio una revisione della legge regionale sul contrasto alla criminalità organizzata, la n.17 del 2015, per attualizzarla e renderla uno strumento ancora più efficace, rinforzando, fra l’altro, la lotta all’usura e le buone pratiche di tracciabilità e trasparenza degli appalti.
All’incontro hanno partecipato anche la Coordinatrice della Direzione distrettuale Antimafia di Milano Alessandra Dolci, la Capo di Gabinetto del Prefetto di Milano Alessandra Tripodi, il Generale Mannucci Benincasa del Comando regionale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante regionale della Guardia di Finanza Generale Leandro Cuzzocrea, il Capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Milano Colonnello Nicola Bia e il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Milano Colonnello Valerio Cappello.
In collegamento da remoto è intervenuto anche il Vice Presidente della Commissione consiliare Antimafia Alex Gallizzi.
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