Life Carpione, Comunità del Garda: “Progetto con rigorose basi scientifiche”
LAGO DI GARDA - Progetto Life a salvaguardia del carpione, il vicepresidente della Comunità del Garda, Filippo Gavazzoni, replica alle critiche: «Progetto costituito da Enti pubblici e privati con tutte le capacità e le competenze amministrative, tecniche, scientifiche e gestionali necessarie».
«Il progetto Life — Carpione – scrive Gavazzoni in risposta alla lettera dell’«Associazione per la salvaguardia del carpione» di Gargnano e Toscolano Maderno (che puoi leggere qui) – è stato candidato più volte sul bando Life, e non è mai stato bocciato, superando la soglia di punteggio della finanziabilità, con numeri crescenti, fino all’ultima candidatura in cui ha avuto un punteggio molto alto ma, per 1-2 punti, fuori dal limite di finanziabilità.
A conferma di quanto dichiarato, i commenti UE al progetto sono stati molto buoni e non è mai stata avanzata alcuna critica sulla attendibilità scientifica della candidatura, che ovviamente era ben documentata e supportata da bibliografia scientifica specialistica.
La volontà di ricandidare il progetto esprime la volontà verso uno sforzo concreto in favore del Carpione del Garda, facendo tesoro delle esperienze pregresse e delle varie professionalità specifiche, oltre alle esperienze maturate delle precedenti candidature. Lo “spreco di tempo e denaro”, frase troppo superficialmente e ingiustamente riportata nella lettera anonima, ci sarebbe casomai nel non capitalizzare il lavoro svolto negli anni, ritentando la candidatura. Per questo la Comunità del Garda, si è proposta come capofila.
Risulta assolutamente chiaro come tutto questo rientri nella mission e nello statuto della Comunità che, anche istituzionalmente, rappresenta la volontà di un intero territorio che ha dimostrato un’unità di intenti raramente vista in altri ambiti.
Anche Regione Lombardia co-finanzia il progetto, continuando a condividerne i contenuti e gli obiettivi. Inoltre, anche Regione Veneto, oltre a molte associazioni di pescatori sportivi e professionali, hanno sottoscritto lettere di sostegno nella speranza che, finalmente, una concreta azione di salvaguardia di lungo respiro venga intrapresa.
Nel merito di quanto appreso nella lettera pubblicata da questa associazione anonima, di cui non si conosce indirizzo né associati, precisiamo quanto segue:
• Il riferimento alle specie ittiche esotiche è fuori luogo. Il dossier spiega e documenta l’impatto potenziale del siluro sui pesci pelagici e a proposito del Coregone Lavarello, richiama le disposizioni per cui tale specie esotica non è utilizzabile per il ripopolamento nel Lago di Garda, come avviene da due anni a questa parte.
• L’affermazione che il ripopolamento effettuato da Regione Lombardia nel 2017 si sia “rivelato un enorme buco nell’acqua” è una semplice illazione, non essendo stati previste allora azioni di monitoraggio successivo a quel ripopolamento, per cui nessuno può dire quale esito abbia avuto.
• L’allevamento del Carpione è complesso, ma la Troticoltura Foglio lo svolge da anni con estrema cura e competenza. Il progetto Life prevede comunque di testare geneticamente lo stock in allevamento, che ha avuto origine da numerosi pesci selvatici, cosa che garantirà la massima trasparenza e soprattutto ulteriore valenza scientifica al progetto.
• La frase: “Al posto della scienza abbiamo, invece, pratiche di palleggiamento politico, giochetti sciagurati di catene viziose che favoriscono le cerimonie al posto del dovere etico di incentivare questa battaglia per la sopravvivenza di una specie”, appare stonata, offensiva e certamente diffamatoria e non è assolutamente accettabile.
Il partenariato che ha candidato il progetto Life è costituito da Enti pubblici e privati con tutte le capacità e le competenze amministrative, tecniche, scientifiche e gestionali necessarie per realizzare le azioni di progetto e fare qualcosa di concreto in favore del Carpione.
Se l’Associazione che ha polemicamente scritto questa lettera, assolutamente fuori luogo rispetto lo spirito con cui la Comunità del Garda ha intrapreso questa strada, si vorrà palesare con nomi e cognomi, assumendosi anche le responsabilità di quanto scritto e pubblicato a mezzo stampa, potrà trovare all’interno della Comunità del Garda, spunti di dialogo costruttivo e collaborazione.
Lettere diffamatorie e accusatorie anonime non aiutano certamente la salvaguardia del Carpione né il bene del Garda.
La lettera, infatti, non è firmata da nessuno e non siamo riusciti a trovare traccia sul web della “Associazione per la salvaguardia del Carpione”, per cui non si sa né da chi sia composta né se abbia competenze scientifiche a sostegno di quanto scritto.
Consideriamo quindi chiusa questa spiacevole questione, rimarchiamo la disponibilità ad un dialogo costruttivo e alla luce del sole, viceversa, se si ripresentasse nei modi e nella forma la medesima sterile polemica, saremo costretti, anche nel rispetto del nostro lavoro e dei partner privati e pubblici che sostengono questo ambizioso progetto, a tutelarci in altre sedi».
Il Vicepresidente Comunità del Garda, Assessore Comune di Peschiera del Garda, Dott. Filippo Gavazzoni
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