Presidente Maggioni, com’è andata la stagione 2022?
«Una stagione da incorniciare: senza ombra di dubbio quella del 2022 sarà ricordata a lungo sulla sponda Bresciana del Lago di Garda ed in particolare a Salò. Come non citare una serie di eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale e ProLoco con il supporto dell’Associazione Commercianti che hanno determinato la centralità di Salò nello scenario Lombardo: le due edizioni della Mostra Botanica, l’Estate Musicale, la tappa del Giro d’Italia, il passaggio della 1000 miglia, i fuochi d’artificio, il Busker festival e i “Saló in Jazz”, sono solo alcuni degli eventi di rilievo che hanno caratterizzeranno la stagione salodiana.
Importante è stata la sinergia con l’Assessorato al Commercio e turismo, l’Assessorato allo sport e la Proloco Cittadina. Abbiamo costruito un proficuo rapporto di collaborazione ed auspichiamo un percorso per i prossimi anni ancor più serrato».
Dalle sue parole traspare entusiasmo, ha qualche dato a supporto?
«I risultati sono sotto gli occhi: l’incremento del flusso turistico verso la nostra Città è stato sensibile, con un aumento attorno al 6/7% rispetto al 2019 (anno pre pandemia). Altro dato interessante è la scoperta del Lago di Garda e di Salò da parte dei turisti nord Americani ed Asiatici. Un nuovo bacino di clienti che, con standard elevati, può contribuire a quel salto di qualità che la nostra Città deve cercare e deve trovare».
Salò non rientra però nelle statistiche regionali sulle presenze turistiche. Ma con l’aumento dei posti letto le cose possono cambiare. Forse passeremo da un turismo “di giornata” ad un turismo più stazionario?
«Resta un storico deficit strutturale in termini di ricettività alberghiera. Vediamo quindi con entusiasmo l’apertura delle realizzande 3/4 nuove strutture alberghiere di alto livello ed il rinnovo di alcune strutture già esistenti. Purtroppo il Gruppo QC terme ha deciso di aprire presso il Golf di Arzaga. Sarebbe stata una grande opportunità per destagionalizzare il nostro comparto turistico commerciale. L’auspicio è che una grande catena alberghiera internazionale del tenore di Hilton, Mandarin Oriental o Belmond decida di investire nella nostra Città, magari nell’ex ospedale. Che vi sia fermento e voglia di fare lo si può vedere in modo plastico passeggiando per il centro storico dove sono comparsi numerosi cantieri per la ristrutturazioni di locali, alberghi ed edifici».
Spesso il turismo viene visto con diffidenza dai residenti. Com’è il rapporto tra Commerciati e salodiani?
«L’associazione commercianti- che conta oramai oltre 150 associati – è parte integrante della Comunità salodiana e non può prescindere dai Salodiani. La recente fotografia demografica effettuata in occasione del PGT evidenzia una Salò oramai strettamente legata e vocata al turismo e commercio: il 40% delle imprese salodiane operano in questi due settori ed occupano circa il 50% dei lavoratori complessivi. Insomma il futuro di questa Città è il turismo ed il commercio.
Lanciamo quindi un appello a tutti i nostri concittadini perché insieme a noi, con noi, contribuiscano a valorizzare Salò e le sue peculiarità. Un commercio e un turismo florido hanno ricadute positive su tutta la Comunità. Serve un patto tra chi qui opera come i commercianti e chi qui vive come i Salodiani. I benefici del turismo debbono ricadere su tutta la Comunità».
Quali sono gli interventi che potrebbero supportare il vostro comparto?
«Lanciamo un appello all’Amministrazione Comunale perché dia il via alla creazione del Distretto urbano del Commercio, uno strumento fondamentale per affrontare le sfide del futuro e far arrivare in Città investimenti regionali. Il Distretto urbano del Commercio rappresenta una modalità di valorizzazione territoriale innovativa per promuovere il commercio come efficace fattore di aggregazione in grado di attivare dinamiche economiche, sociali e culturali, attraverso una regia unitaria pubblico – privato.
Inoltre sarebbe utile la creazione di uno “sportello bandi” per intercettare le centinaia di milioni di Euro che Regione, Stato ed Unione Europea mettono a disposizione ogni anno».
Se dovesse suggerire qualche opera pubblica alla Giunta Cipani?
«Lo dico subito: bene la ristrutturazione del teatro. Ma si potrebbe realizzare un intervento di rigenerazione urbana che interessi Largo Dante Alighieri (stazione dei pullman) al fine di completare i lavori di riqualificazione del centro storico effettuati in questi anni dall’Amministrazione e per mettere in connessione la fossa con il parcheggio multipiano ed il MuSa. Inoltre l’intervento potrebbe contribuire a risolvere qualche problema di ordine pubblico.
Promuoviamo un concorso di idee per una nuova e più ampia fruizione di Piazzale Pedrazzi (attuale area mercato). Un occhio di riguardo alle frazioni e ad interventi a favore anche dei ragazzi e ricordiamoci che Cunettone non è solo una zona commerciale ma è anche una delle due porte d’accesso a Salò».
L’esponenziale aumento dei costi energetici ha messo a dura prova le vostre attività. Quali sono le attività intraprese per cercar di mitigare i costi?
«L’aumento del costo dell’energia elettrica sta mettendo a dura prova anche le attività commerciali salodiane. I costi di approvvigionamento non debbono superare il 5% del fatturato. Con i recenti aumenti quel rapporto percentuale è sensibilmente aumentato: ci sono locali a Saló che spendono circa 400/500€ al giorno di corrente elettrica.
Le attività che tutti stiamo mettendo in campo al fine di contenere l’impatto economico passano per l’utilizzo d’illuminazione a led e lo spegnimento delle vetrine alle ore 20.00 e proseguono con la chiusura delle porte d’ingresso così da contenere la dispersione del calore. La recente delibera di Consiglio Comunale per la creazione della “Comunità energetica” nel medio periodo sarà fondamentale per calmierare il prezzo delle forniture energetiche. Avevamo ipotizzato il prolungamento dei giorni di chiusura a lunedì e martedì, ma un commerciante è consapevole che una attività chiusa per troppo tempo è una attività destinata a scomparire».
Il nostro Paese sta ricevendo dall’Unione Europea centinaia di miliardi di euro finalizzati ad investimenti. La Città è pronta a questa sfida?
«I commercianti salodiani chiedono a gran voce che il PNRR preveda investimenti infrastrutturali anche sulla sponda Bresciana del Lago dí Garda al fine di facilitare l’accessibilità di quest’area e l’attrattivitá paesaggistica e culturale. È importante ricordare che il lago di Garda rappresenta la prima area geografica italiana in termini dí presenze turistiche con oltre 25 milioni di presenze annue (14 mln sponda Veneta, 8 mln sponda Lombarda e 3 mln sponda Trentina).
La maggior parte dei nostri ospiti è composta da turisti stranieri (quasi 80% della totalità), con una permanenza media nel territorio di 4 giorni. La nazionalità che primeggia nelle statistiche è quella tedesca (quasi 50% della totalità). Nello spettro troviamo, però, anche Olandesi, Danesi, Inglesi, Irlandesi, Svizzeri e Francesi. Qui l’Europa e gli Europei si incontrano.
Al fine di dare una idea concreta basti pensare che con i sui oltre 25 milioni di turisti il lago di Garda registra il doppio delle presenze dell’intera Sardegna e oltre una volta e mezza della Liguria. Nel 1991 il Lago di Garda contava circa 5 mln di turisti, oggi siamo oltre i 25 mln ma le infrastrutture sono rimaste sostanzialmente quelle di inizio anni ‘90.
Ecco, in questo contesto, gli investimenti strategici non possono dimenticare il lago di Garda e quindi Salò: il raddoppio della SS 45bis, una mobilità da e per Brescia green, la ciclovia del Garda, la connessione dati ad alta velocità, il turismo nautico, l’ampliamento del porto di Salò, il ripensamento dei flussi turistici che debbono essere una risorsa e non un danno e la tutela del paesaggio sono i principi cardini con cui “mettere a terra” gli investimenti del PNRR.
Il 2022 verrà ricordato anche per le scarse precipitazioni atmosferiche.
«L’estate 2022 è stata anche la stagione della siccità: il Lago ha raggiunto livelli bassissimi che possono mettere in crisi il delicato equilibrio della flora e della fauna. Il Lago e la sua acqua debbono essere una priorità e debbono essere il punto di partenza per qualsiasi ragionamento».
Una delle opere più “discusse” è il progetto del collettore fognario. La vostra posizione sull’opera?
«L’associazione commercianti non ha certo il compito di sostituirsi agli Enti preposti alla scelta, che nella più ampia discrezionalità amministrativa sicuramente faranno il bene comune. Chiediamo solo, a gran voce, che l’opera durante la realizzazione non distrugga un tessuto commerciale e turistico faticosamente costruito nei decenni. Se l’opera dovrà esser fatta, siano previsti la sospensione dei cantieri nel periodo estivo, opere di compensazione a favore di Enti ed associazioni e una mobilità alternativa sull’acqua a titolo gratuito».
Crede che l’assegnazione nel 2023 a Bergamo/Brescia della capitale della cultura possa provocare ricadute positive su Saló?
«Nel 2023 Bergamo e Brescia saranno “Capitale italiana della cultura”, Salò e la sponda Bresciana debbono ambire ad ospitare una parte delle iniziative previste. Il 23 settembre 2023 ricorreranno gli ottanta anni dalla nascita della Repubblica di Salò, credo che questo anniversario, nel contesto della Capitale italiana della cultura, possa essere una buona occasione per una analisi storiografica. Non perdiamo l’occasione.
Da ultimo mi lasci fare un appello a tutti i suoi lettori: il lago di Garda rappresenta un coacervo dí cultura, paesaggio, architettura, storia, sport e gastronomia difficilmente riscontrabili nel panorama mondiale.
Un luogo unico dove passare qualche giorno tra il bello, nel bello. Vi aspettiamo, a Salò!».