Federfarma Brescia, via alla prima scuola politica per la formazione dei giovani farmacisti
BRESCIA - Una quindicina di professionisti ha partecipato alla prima lezione del master biennale organizzato da Federfarma Brescia, nella sede di via Grandi in città, per sviluppare nuove competenze in ambito sindacale.
Per due anni, fino al 2024, i giovani farmacisti bresciani si specializzeranno in “empowerment e leadership”, al fine di sviluppare nuove competenze in ambito sindacale e, in futuro, impegnarsi attivamente a favore della categoria.
Molti i temi che verranno affrontati, concentrandosi il primo anno sulla comunicazione e il secondo sulla negoziazione, suddividendo le lezioni fra una parte più prettamente professionale-tecnica e una più istituzionale, attraverso il confronto con alcuni testimoni.
L’obiettivo del primo anno è portare i giovani a saper parlare in pubblico, perché chi fa politica nelle istituzioni deve saper affrontare una platea e avere la capacità di gestire un discorso o una riunione con più persone. Oltre a conoscere e sapersi muovere in modo corretto con i protagonisti del mondo istituzionale della farmacia. Il secondo anno al centro ci saranno le tecniche di negoziazione, gli strumenti per portare a casa un risultato nel momento in cui si ci trova di fronte a un decisore (un ministero, la Regione, il Comune); anche in questo caso ci sarà un ampio confronto con amministratori e politici.
“Oggi la nostra associazione ha ancora più bisogno di protagonisti in grado di fare la differenza – afferma la presidente di Federfarma Brescia Clara Mottinelli -. L’evoluzione degli organi di rappresentanza della categoria richiede professionisti sempre più preparati e competenti, capaci di saper interagire in modo efficace con i diversi attori della rete: sistema sanitario, istituzioni, organi di controllo, politica, associazioni. A questo serve la nostra scuola biennale, che a tutti gli effetti è una scuola politica. Vogliamo formare farmacisti capaci di prevedere, progettare e governare il futuro. Un domani che non è più così scontato e prevedibile come una volta. Lo tsunami pandemico ha generato contemporaneamente una crisi sanitaria, economica e sociale e la farmacia ha saputo ritagliarsi un nuovo ruolo da protagonista, quale punto di riferimento per il cittadino e porta d’accesso al sistema sanitario”.
Le lezioni saranno teoriche, ma soprattutto con molta pratica e saranno esperienziali, basate sul confronto con il docente e il gruppo o con i testimoni, con ampio spazio ai laboratori e alle simulazioni. Nel corso dell’anno sono previste delle uscite per incontri specifici, in particolare, nel primo anno, a Roma, nelle sedi istituzionali. In cattedra esperti dei vari settori, dirigenti nazionali e regionali, docenti universitari, personalità del territorio.
L’esperienza così concepita è la prima a Brescia e anche a livello nazionale, dove esiste solo un corso online. La particolarità (e la sfida) dell’opportunità offerta da Federfarma Brescia è proprio la partecipazione in presenza, in modo da creare anche un gruppo coeso, che farà delle esperienze insieme e saprà già lavorare in team.
I commenti sono chiusi.