Puegnago che legge, serata con gli autori a km zero
PUEGNAGO DEL GARDA – Giovedì 15 dicembre alle 20.30 a Villa Galnica serata con gli autori a km zero Francesca Scotti e Federico Montuschi. Dialogherà con loro Roberta Ghirardi.
Un’occasione unica per conoscere due autori a Km 0, direttamente da Brescia! Un’altra bella serata a Puegnago del Garda nella splendida cornice di Villa Galnica, tra parole, musica, tisana calda e una fetta di pandoro per farci gli auguri di Natale.
Gli autori rpesenti sono Francesca Scotti e Federico Montuschi.
Francesca Scotti è nata a Brescia nel 1991. Ha conseguito la laurea in lingua e letteratura inglese e tedesca all’Università Cattolica della sua città. Parlerà de «La fedeltà dell’edera», il suo terzo romanzo, dopo Vento Porpora e Figli della Lupa, sempre editi da Edikit.
La fedeltà dell’edera», Edikit Brescia, anni ’50. Il giovane Francesco Fontana sta vivendo a pieno gli anni simbolo della rinascita di un Paese intero. Studia, convive con Laura, la sua fidanzata, e la sera esce con gli amici. E in una di queste occasioni che conosce Veridiana, una misteriosa ragazza che si ritrova ad accompagnare a casa e con la quale stringe un rapporto particolare. Fino a quando non scompare, lasciandogli soltanto il suo quaderno di memorie, grazie al quale Francesco scoprirà la sua storia di sopravvissuta alle foibe. Ma non è la sola scoperta che il ragazzo farà, in quanto anche suo padre gli ha lasciato degli indizi che lo porteranno a ripercorrere la storia della sua famiglia, come della sua amata città.
Dopo Figli della Lupa e Vento Porpora, Francesca Scotti ci racconta un altro capitolo della famiglia Fontana. grazie al quale il lettore ripercorrerà alcune pagine strazianti e oscure della Storia recente. Un ritratto ancora una volta delicato e pre-ciso che l’autrice fa del nostro passato. dei suoi protagonisti e della città di Brescia.
Federico Montuschi è nato nel 1973 e attualmente vive a Brescia, dopo anni trascorsi fra Milano, Madrid e Londra. È un ingegnere un po’ anomalo, con la passione per la scrittura e tutte le accezioni del verbo inglese to play: giocare, suonare, recitare. “8:08” è il suo terzo romanzo.
8:08, Serra Tarantola. Un orario palindromo che può diventare ossessivo. Ma anche 8 persone, 8 storie di vita diverse, 8 destini che sembrano non potersi mai incrociare, in una Madrid caotica, impolverata, fatta sì di belle sensazioni, ma anche di degrado e azioni truci, senza alcuna umanità. Oscar è un tassista annoiato dalla piega che ha dato alla propria vita e, a soli ventiquattro anni si è già riempito di cose non fatte. Gli attentati dell’undici marzo 2004 alla stazione di Atocha scatenano un intreccio di eventi enigmatici, alla ricerca di Paco, amico di Oscar, ragazzo strano che, poco dopo le esplosioni, è fotografato mentre cammina verso i treni appena devastati. Cosa ci fa lì Paco? Perché si muove in direzione contraria al flusso confuso e disordinato della gente in preda al panico? E, soprattutto, perché da quel giorno sparisce dalla circolazione? L’incalzare degli avvenimenti è serrato e farcito di imprevisti, ma il tumultuoso percorso di ricerca dell’amico permetterà a Oscar, aiutato dalla sorprendente Mar, di scorgere per la prima volta i propri orizzonti. “Certo, erano distanti, e un po’ sbilenchi. Orizzonti diagonali, ecco. Ma erano orizzonti, e tanto bastava. Stavo diventando un uomo”.
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