Toscolano, addizionale Irpef più leggera: l’esenzione sale a 30mila euro

Addizionale comunale Irpef più leggera, ma per il momento nessuna abolizione. Così ha deciso il Consiglio comunale di Toscolano Maderno, dove l’addizionale comunale sull’imposta sul reddito delle persone fisiche era stata introdotta nel 2014 per far fronte al piano di riequilibrio decennale per i debiti legati al riscatto della rete del gas, che costava al Comune più di 400mila euro annui.

Ora che il Comune ha pagato anche l’ultima rata, l’opposizione si aspettava l’abolizione dell’imposta. Dovrà accontentarsi di un riduzione. «Già avevamo dato una bella sforbiciata lo scorso anno – spiega il vicesindaco a assessore al Bilancio Andrea Andreoli – innalzando la soglia di esenzione da 20 a 25mila euro di reddito ed esentando così 800 contribuenti. Ora alziamo ulteriormente la soglia di esenzione, arrivando a 30mila euro, misura che esenterà dal pagamento altri 500 contribuenti».

Di fatto, su una platea di 6mila contribuenti, sono un migliaio quelli chiamati a pagare l’addizionale. «Nel 2014 – dice il vice sindaco – eravamo partiti con l’aliquota allo 0,8%, poi l’abbiamo ridotta progressivamente, fino allo 0,4%. Nel 2014 il gettito superava i 500mila euro, ora è intorno ai 170mila».

Quanto alle richieste di abolizione, Andreoli precisa: «È vero che è terminato il piano di riequilibrio, ma è altrettanto vero che per 2023 si prevede un aumento della spesa energetica comunale di circa 500mila euro. Eliminare l’addizionale esporrebbe il Comune a rischi economici che vogliamo evitare. L’equilibrio e la salute dei conti pubblici sono un valore che non intendiamo disperdere, neppure per convenienza elettorale (nel 2023 a Toscolano Maderno si voterà, ndr). Se sarà possibile – conclude il vice sindaco – aboliremo l’addizionale nel 2024».

Il Consiglio comunale ha approvato anche le aliquote Imu 2023, che restano invariate, e il bilancio di previsione 2023/25.