Cibo agli uccelli acquatici e riduzione degli habitat, la replica del Wwf
LAGO DI GARDA - Il Wwf Bergamo Brescia replica ad Antonio Bontempi sulla questione del cibo offerto alla fauna selvatica. Ecco la lettera.
«Gentilissimo Antonio, abbiamo letto le sue considerazioni (le avevamo pubblicate qui) ed ora vorrei proporle alcune riflessioni. L’articolo (lo puoi leggere qui) era riferito specificatamente al problema della fauna selvatica del lago di Garda, cigni, anatre ed altri uccelli acquatici stanziali del nostro lago che vengono sempre più a contatto con l’uomo cambiando i loro naturali istinti e abitudini perché attirati fuori dai loro “spazi” con il cibo.
È un dato di fatto che è presente un grave calo delle popolazioni di specie selvatiche e questo è un segnale che la natura ci lancia sul funzionamento dei sistemi naturali oggi in pericolo.
La perdita degli habitat naturali spinge molti animali selvatici a spostarsi sempre di più verso le zone antropizzate e questo è risaputo, ma sul lago di Garda, parliamo della zona lacustre, parte dell’avifauna selvatica, in particolare cigni e anatre (l’articolo era riferito proprio a loro) si avvicina ai centri urbanizzati non per fame, non perché non hanno altri posti naturali idonei, ma per opportunismo, per comodità, tutto il lago e soprattutto il basso lago ospita numerosissime specie selvatiche stanziali e migratorie ed altre di “nuove” stanno arrivando, proprio perché l’ecosistema lacustre è ancora molto ricco.
Un esempio a Desenzano del Garda: i cigni da parecchi anni stazionano sulle spiagge pubbliche e nidificano addirittura sui marciapiedi non perché sono stati privati di posti adatti, perché a Desenzano esistono fortunatamente ancora vaste zone di canneto e una grande area naturale protetta e sicura… ma non ci stanno, perché preferiscono elemosinare patatine e attendere l’appuntamento con chi (conosciamo bene) giornalmente riempie di pane le spiagge, anche in sfregio alle ordinanze di divieto emesse, ma soprattutto causando ai cigni problemi di salute che subentreranno e di cui nemmeno si rende conto.
La citazione “non date loro da mangiare…” che lei indica come fuorviante, non vuole distrarre nè mettere fuori strada nessuno dagli altri problemi ma semplicemente segnalare e denunciare pratiche scorrette e suggerire comportamenti idonei.
E questo è un argomento. Riguardo ai tanti altri problemi che influiscono negativamente sull’ecosistema come l’inquinamento e la cementificazione che lei cita … si figuri se il WWF non ne è a conoscenza!
Probabilmente Antonio non ha avuto occasione di conoscere il nostro impegno come realtà territoriale per Brescia e provincia, che rappresenta questa Associazione internazionale: da anni i volontari attivisti del WWF Bergamo Brescia sono impegnati e attivi per tentare di fermare questo degrado, tra denunce, studi e progetti in atto e quindi scusi ma crediamo nel nostro piccolo di non essere rimasti a guardare. Quando vuole potremo mostrarle le diverse attività e problematiche di cui ci siamo occupati.
Tornando però alla sua pretestuosa domanda .. “avete per caso valutato la proposta in itinere di variante agli strumenti urbanistici salodiani che guidano o influiscono con questi temi? “… lei certamente sa meglio di noi cosa significa fare questo e ci stupisce che ce lo chieda.
Certamente lei condividerà che i Volontari fanno i volontari ed intervengono con le conoscenze, le possibilità e il tempo di cui dispongono e che mettono a servizio della comunità per cercare di portare avanti le mission delle Associazioni alle quali scelgono di offrire il proprio contributo, si fa quello che si può ed è certamente di più che stare a guardare o semplicemente criticare.
Quindi Signor Antonio… se vorrà mettere a disposizione le sue conoscenze e il suo impegno, potrà contattarci e chiedere di unirsi a questa Associazione per cercare di dare una mano a salvare il salvabile sul nostro territorio!
Paolo Zanollo per il WWF Bergamo Brescia
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