Chiusa la stagione, tutti in stalla. I numeri 2022 del Parco Natura Viva
BUSSOLENGO - Il Parco Natura Viva di Bussolengo traccia un bilancio della stagione 2022 appena trascorsa. D'ora in avanti lo sguardo è rivolto alle nuove sfide 2023: i cancelli torneranno ad aprirsi al pubblico ai primi di marzo.
Un anno incoraggiante, oltre il buio della pandemia. Tra i sentieri dei cinque continenti, nella stagione appena conclusa, al Parco Natura Viva di Bussolengo ha camminato più di mezzo milione di visitatori al cospetto di oltre mille animali appartenenti a circa duecento specie.
Un bilancio 2022 che ha centrato la mission di salvaguardia delle specie a rischio estinzione grazie a 46 specie di vertebrati coinvolte in 26 progetti di conservazione, dei quali 6 di reintroduzione in natura. Nascite uniche in Italia e migliaia di bambini coinvolti, 5 studi che portano a 75 il totale degli articoli di letteratura scientifica all’attivo del parco zoologico e Università partner tra Italia, Regno Unito, Francia, Seychelles e Madagascar.
Una prima settimana di chiusura che da domenica 8 gennaio ha riportato tutti al caldo di tane, stalle o lampade termiche. Alcuni vestiti solo della propria pelliccia invernale e altri a sorseggiare tisane fumanti, gli animali hanno dato appuntamento al pubblico per i primi di marzo. Per lo staff invece l’impegno nella cura e nel monitoraggio quotidiano è quello di sempre, temperature basse oppure no.
“Nell’anno appena trascorso – spiega Camillo Sandri, direttore zoologico del Parco Natura Viva di Bussolengo – i nostri animali ci hanno regalato molte soddisfazioni. Tra i primati italiani, contiamo l’arrivo di tre femmine, le uniche in Italia di lemure bianconero della sottospecie Varecia variegata subcinta “criticamente minacciata” di estinzione secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
Altra unicità di cui andiamo fieri è la nascita di tre pulcini di kea, il pappagallo più intelligente del mondo, “minacciato” di estinzione sulle montagne della Nuova Zelanda”. E poi Lilibet, piccola di bisonte europeo già candidata a tornare sui Carpazi meridionali e Aragon, il giovane gipeto nato in primavera che già vola nei cieli andalusi.
“Sul fronte delle relazioni internazionali – aggiunge Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione – l’Europa ha co-finanziato il secondo progetto LIFE per la rientroduzione in natura dell’ibis eremita mentre il Ministro dell’Agricoltura, del Cambiamento Climatico e dell’Ambiente delle Seychelles è volato al Parco Natura Viva per siglare un accordo quinquennale di collaborazione per la tutela di pipistrelli e tartarughe giganti (ne avevamo scritto qui, ndr)”.
L’apprezzamento del pubblico
Un grande lavoro di salvaguardia delle specie animali che è stato compreso e apprezzato dal pubblico in tutte le stagioni. Durante le quali si può ammirare il volgere della natura in suoni, colori e profumi diversi.
“Grande soddisfazione – spiega Maria Ordinario, direttore marketing e comunicazione – per aver visto crescere in modo considerevole il numero di visitatori che hanno sottoscritto la formula dell’abbonamento annuale, che ci conferma la fidelizzazione e la preferenza che le famiglie ci accordano”.
E infatti, anche per i bambini si è trattato di un anno di ripartenza: i numeri delle scolastiche riattivate a primavera inoltrata e le nuove richieste per le visite guidate, lasciano ben sperare per l’anno appena iniziato.
I commenti sono chiusi.