Castelnuovo, sul municipio luce blu contro la guerra

CASTELNUOVO DEL GARDA - Il municipio si illumina di blu per la Giornata nazionale delle vittime civili di guerra e dei conflitti nel mondo. Occasione per riflettere sull’impatto dei conflitti odierni sui civili.

Mercoledì 1 febbraio, in occasione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, il Comune di Castelnuovo del Garda, su invito dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (Anvcg), ha deciso di aderire alle celebrazioni della Giornata illuminando di blu il municipio.

«Un gesto simbolico per ricordare le esperienze vissute dalla popolazione civile nel corso delle guerre passate e riflettere sull’impatto dei conflitti odierni sui civili di tutto il mondo, di cui la guerra in Ucraina ci offre un ultimo, drammatico, esempio» precisa il sindaco Giovanni dal Cero.

Lo slogan della Giornata “Stop alle bombe sui civili” richiama una delle più recenti campagne dell’Anvcg diretta a sensibilizzare la collettività sulle drammatiche conseguenze di guerre e conflitti armati sui civili quando queste si svolgono nelle città e nei centri abitati e culminata nell’adesione, da parte dell’Italia, alla Dichiarazione politica internazionale sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate, siglata lo scorso 18 novembre a Dublino insieme ad altri 81 Paesi.

Una firma che è stata frutto di un lungo percorso diplomatico internazionale, resa possibile anche grazie all’impegno della società civile di tutto il mondo e al sostegno dei molti Comuni Italiani che hanno risposto all’appello lanciato lo scorso anno dall’Assemblea Nazionale Anci di Parma.

La sfida per i prossimi mesi sarà quella di ottenere la sottoscrizione della Dichiarazione da parte di tutte le nazioni del mondo, nonché il rafforzamento della protezione e dell’assistenza per le vittime civili, non solo durante i conflitti, ma anche dopo la loro conclusione, perché gli effetti drammatici e dolorosi delle guerre non si esauriscono, purtroppo, con la firma degli accordi di pace.

 

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