Personale sanitario e specializzato pronto a partire da Lombardia e Veneto verso Turchia e Siria
Regioni Lombardia e Veneto pronte a inviare aiuti e personale specializzato. Il bilancio, destinato ad aggravarsi, parla di oltre 1.500 i morti causati dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito il sud della Turchia e la Siria. Migliaia i feriti.
Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana esprime «vicinanza e solidarietà» alle popolazioni della Turchia coinvolte nel gravissimo terremoto, dove interi palazzi, tra l’altro, si sono sgretolati sotto la forza di un sisma di magnitudo 7,8.
“Rivolgiamo un pensiero e una preghiera – prosegue Fontana – alle migliaia di vittime e alle loro famiglie. La Lombardia è disponibile a fornire supporto con mezzi e operatori specializzati. Tutto ciò non appena il Dipartimento nazionale della Protezione civile lo dovesse richiedere”.
Anche Luca Zaia, governatore del Veneto, si è reso disponibile a inviare aiuti e personale. Si tratta di operatori formati per operare con il team USAR dei Vigili del Fuoco, i tecnici del Corpo addestrati per la ricerca e il recupero delle persone sepolte dalle macerie, con il compito di fornire l’assistenza sanitaria alle vittime.
La prima squadra è al momento in stand by, pronta a muovere verso le zone colpite, secondo le indicazioni della Protezione Civile nazionale.
«Esprimo la mia vicinanza, a nome di tutti i veneti – ha detto Zaia -, alle popolazioni turche e siriane coinvolte dal gravissimo terremoto di stanotte. Quanto accaduto è una tragedia immane; una preghiera per le migliaia di vittime e per le loro famiglie».
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