Dopo quattro mesi di chiusura al pubblico, per la pausa invernale, riaprono domenica 5 marzo 2023 i cancelli del Parco Giardino Sigurtà, perla naturalistica della provincia veronese.
La stagione 2022 ha registrato 420.000 visitatori, grazie alla varietà floreale, alle iniziative culturali e social e al ricco calendario eventi.
Dalla prima domenica di marzo 2023 i visitatori potranno varcare l’entrata del Parco e assaporare così i primi segnali della ormai vicina primavera: sarà l’opportunità per scorgere i crochi, fiori nei toni brillanti del giallo o del viola oppure nei colori più tenui come l’azzurro, il bianco e il lillà, o scoprire la bellezza della forsizia, arbusto dalle tonalità giallo-zolfo, che si incontra in prossimità dell’ingresso al Giardino e nei boschi, e ammirare come i mandorli e i prunus si preparano alla bella stagione.
Da non perdere poi una rigenerante passeggiata tra i manti erbosi e gli alberi secolari come la Grande Quercia e una visita al Grande Tappeto Erboso, al Labirinto, alla Fattoria, al Viale delle Rose affascinante anche in marzo, con la romantica visuale del Castello Scaligero di Valeggio s/M sullo sfondo.
Differenti sono le modalità di visita del Secondo Parco Più Bello d’Europa: a piedi, in golf-cart elettrico dotato di una speciale guida con tracciamento GPS, a bordo del trenino panoramico per un tour completo, sullo shuttle elettrico accompagnati da una guida, infine in bicicletta con la propria oppure noleggiando una versione elettrica al servizio renting interno al Parco.
Venerdì 3 marzo ci sarà l’ingresso gratuito in anteprima per gli abbonati al Parco Giardino Sigurtà, mentre sabato 4 marzo sarà la volta dell’ingresso gratuito per i residenti di Valeggio sul Mincio.
Da molti anni il Parco Giardino Sigurtà celebra la Festa della Donna omaggiando l’entrata al Giardino per tutte le visitatrici. Anche per la stagione 2023 viene riproposta questa iniziativa: lunedì 6, martedì 7 e mercoledì 8 marzo tutte le donne potranno entrare gratuitamente al Parco, trascorrendo una giornata nella Natura che sa di imminente primavera: sarà l’occasione per un selfie sulla torre del Labirinto, uno dei tre labirinti più belli al mondo, per una tappa ai Laghetti Fioriti del Grande Tappeto Erboso o per scoprire i primi cenni di Tulipanomania, l’imperdibile fioritura di oltre un milione di tulipani che con muscari, giacinti e narcisi colorerà nei mesi di marzo e aprile i manti erbosi e i boschi del Parco Giardino con spettacoli floreali anno dopo anno sempre nuovi.
Anche per questo inizio della stagione 2023 gli uomini che accompagneranno una donna nella visita al Giardino il 6,7,8 marzo avranno diritto ad un ticket ridotto per l’entrata, euro 12,00 anziché euro 16,00.
Senza contare che la visita al Parco Giardino Sigurtà rappresenta l’occasione per conoscere la storia, lunga oltre sei secoli: i primordi del Giardino risalgono al 1407, poi nel corso del tempo è stato ampliato e abbellito e dal 1941 appartiene alla Famiglia Sigurtà. Aperto dal marzo 1978, oggi il Parco rappresenta una delle mete più visitate in Italia, grazie alla ricchezza floreale, naturalistica, agli eventi e al suo valore storico (per il calendario eventi: https://www.sigurta.it/tutti-gli-eventi)
Novità per la stagione 2023: nei giorni 10 aprile (Pasquetta), 25 aprile e 1 maggio l’entrata al Parco sarà limitata e possibile solo con l’acquisto dei biglietti online sul sito www.sigurta.it, fino ad esaurimento.
Per tutte le informazioni, eventi, news e aggiornamenti: www.sigurta.it
Il gioiello verde alle porte di Verona ha una storia lunga oltre 6 secoli e accoglie nei 600.000 metri quadrati di superficie antiche strutture architettoniche e un Labirinto.
L’origine del Parco risale al 1407 e successivamente ci sono state diverse evoluzioni, fino all’apertura al pubblico nel 1978: la storia passo dopo passo.
1407 – Durante la dominazione veneziana di Valeggio sul Mincio, il patrizio Gerolamo Nicolò Contarini acquistò tre fattorie dando così origine al nucleo iniziale del Giardino.
1436 – La famiglia Guarienti divenne proprietaria della tenuta: in questo periodo si volle mantenere la funzione agricola con la coltivazione di foraggi e zone dedicate al frutteto, all’orto e al bosco.
1616 – Quest’anno segna il passaggio alla famiglia Maffei: avvennero significativi cambiamenti come la costruzione di una nobile dimora, progettata dall’architetto Vincenzo Pellesina, allievo del Palladio, e la richiesta di attingere acqua dal fiume Mincio a scopi irrigui.
1792 – Dall’incontro tra il poeta Ippolito Pindemonte e il marchese Antonio Maffei nacque l’impronta del giardino romantico all’inglese, un genere caratterizzato dall’accostamento di elementi naturali e artificiali, dove la Natura non è mai incolta, anche se a volte, apparentemente, assume un carattere selvaggio. Alcune tracce di questa scelta si colgono nella costruzione dell’Eremo e del Castelletto, entrambi in stile neo-gotico, e nella realizzazione della Grotta Votiva, un luogo perfetto per la conversazione, la lettura e la musica. Il marchese Maffei, infatti, era un uomo amante dell’arte e che apprezzava le bellezze della Natura.
Nel tanto amato giardino, Pindemonte compose anche un epigramma: Sì Dilettosa Qui Scorre La Vita / Ch’io Qui Scrupolo Avrei Farmi Eremita, componimento che ancora oggi, per ricordare la sua illustre presenza, si può leggere su una pietra collocata nel bosco a lui dedicato, all’interno del Parco.
1836 – Alla morte del marchese Antonio Maffei, l’intera proprietà passò alla figlia Anna, moglie del conte Filippo Nuvoloni.
1859 – Durante le battaglie di San Martino e Solferino all’epoca della Seconda Guerra di Indipendenza Italiana, giunsero al Parco gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia. In quei giorni concitati entrambi i regnanti soggiornarono all’interno della Villa (la suddetta nobile dimora) e osservarono il campo di battaglia dal Poggio degli Imperatori.
1929 – La tenuta passò a Maria Paulon che acquistò l’intera proprietà, riunendo così il possedimento che negli anni precedenti era stato diviso tra gli eredi della famiglia Nuvoloni.
1941 – L’imprenditore farmaceutico milanese Giuseppe Carlo Sigurtà, nonno degli attuali proprietari Giuseppe e Magda Inga Sigurtà, trovandosi a Valeggio per l’acquisto di un calesse, visitò per la prima volta questo terreno, se ne innamorò e d’impulso l’acquistò. Nel tempo il dottor Sigurtà seppe trasformare questa enorme tenuta in uno dei tesori più suggestivi. Compagno inseparabile del Dottor Sigurtà in questa magnifica opera fu il nipote Enzo, professore universitario e psichiatra: entrambi hanno dedicato energie e cure, agendo sempre con passione e pensando al bene di questo incantevole complesso ecologico.
1978 – Il 19 marzo di quell’anno Giuseppe Carlo Sigurtà aprì il Giardino al pubblico. I primi visitatori potevano entrare solo a bordo di una vettura, ma questa scelta cambiò radicalmente con l’avvento degli anni 2000, da quando il Parco è visitabile a piedi, in bicicletta, a bordo del trenino panoramico, su golf-cart o shuttle elettrici.
1990 – Venne realizzata la Meridiana Orizzontale, progettata per avere una validità di 26.000 anni. Questo orologio solare, fortemente voluto da Magda e Giuseppe Sigurtà e dedicato a Galileo Galilei, è caratterizzata da un simbolo, un tracciato geometrico inciso elettronicamente sul quadrante. Gli elementi che lo costituiscono (una circonferenza, 64 iperboli, 32 punti e un cerchio), rappresentano in una visione simbolico-figurativa il “Sole sorgente di vita”.