La celebre salita che da Zovello porta in Prada e arriva Punta Veleno, una delle più feroci d’Italia, sarà messa in sicurezza grazie a un contributo da 120 mila euro concesso dal Bacino Imbrifero montano, su una spesa complessiva di 164.472 euro.
«Il Bim – ha dichiarato al quotidiano L’Arena il sindaco di Brenzone Davide Benedetti- ha finanziato per tre quarti un nostro importante progetto per sistemare la strada che sale da Punta Veleno a Zovello e fino in Prada, sia dal punto di vista della regimazione delle acque che della pulizia degli argini stradali. Verrà messa in sicurezza la strada che è stata oggetto, anche nel recente passato di numerosi e gravi incidenti visto che, quando si verificano piogge intense o anche bombe d’acqua, per la pendenza della strada calano a valle, in particolare a Zignago e a Castello, quantità ingenti di materiale di riporto, ghiaia e quant’altro».
«Punta Veleno – continua Benedetti – è da anni sede anche di una importante gara ciclistica (quella organizzata in settembre dalla U.S. Monte Baldo di Malcesine e di cui fa parte anche Tommaso Bertoncelli, ex sindaco di Brenzone) e dunque, con questo intervento, contiamo di sistemare anche il manto stradale e quanto altro serva a garantire la sicurezza».
I lavori sono già stati affidati e saranno eseguiti in poche settimane sfruttando la finestra di chiusura invernale della strada, off limits nel tratto medio e alto per la pericolosità legata a pendenza e possibile formazione di ghiaccio.
Punta Veleno è la salita delle salite, tra le più ripide d’Europa, un’icona per i ciclisti che conta quasi 10 km di lunghezza spalmati su oltre 1000 metri di dislivello. Sono venti tornanti, dai 75 metri della zona a lago ai 1156 metri di Prada Alta, che non lasciano un solo attimo di respiro: nel tratto dal km 2 al km 8 la salita ha una pendenza media del 14,6% con punte che sfiorano il 20%. Solo il Mortirolo è paragonabile a Punta Veleno.
Negli anni ’70, Vincenzo Torriani, allora patron del Giro d’Italia, dopo un sopralluogo escluse il passaggio qui della corsa dichiarando: «Si tratta di una salita troppo dura, con pendenze impossibili».