Tiepolo e il Garda, dal “giallo” attributivo della pala di Desenzano alle tele del MarteS

CALVAGESE DELLA RIVIERA – Sabato 11 marzo alle 16.00 ol MarteS di Calvagese della Riviera (BS) ospita l’incontro d’approfondimento “Tiepolo e il lago di Garda”: una conferenza a tre voci per narrare storia, vicende e alcune personalità-chiave per la presenza delle opere di Giambattista e Giandomenico Tiepolo in area gardesana.

Il nome dei Tiepolo, Giambattista (1698-1770) e il figlio Giandomenico (1727-1804), appartiene al mondo della storia dell’arte e del grande collezionismo. Le loro opere non sfuggirono al fiuto e alla sensibilità dell’imprenditore bresciano Luciano Sorlini che incluse nella sua collezione tre straordinari dipinti, ora parte del percorso espositivo del MarteS, insieme a quelli di altri importanti autori della stagione del Settecento veneto e veneziano, come Giambattista Piazzetta, Sebastiano Ricci, Canaletto, Francesco e Gianantonio Guardi.

Nel corso dell’incontro “TIEPOLO E IL LAGO DI GARDA” Sergio Marinelli parlerà dell’analisi dell’opera di Giambattista attraverso una nuova lettura dell’iconografia dei disegni; Andrea Piai condurrà il pubblico in un percorso per exempla tra le opere pittoriche dei Tiepolo che si trovano nella zona del Lago di Garda, talvolta perché eseguite specificamente per quelle comunità, come è accaduto per la pala d’altare del Duomo di Desenzano – commissionata da Pietro Panizza e firmata da Tiepolo padre ma sulla quale permane un enigma attributivo – talvolta giuntevi a seguito di vicende collezionistiche successive, come nel caso dei dipinti acquisiti da Luciano Sorlini. Infine Stefano Lusardi ricorderà la figura del senatore Pompeo Molmenti (1852-1928), bresciano d’adozione, studioso fondamentale cui va il merito di aver riscoperto e rivalutato Tiepolo e tutta l’arte veneziana del Settecento.

I DIPINTI SORLINI

MADDALENA PENITENTE 1720-1725

  • Giambattista Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770)
  • Olio su tela, cm 28×20.3
  • PROVENIENZA: Mantova, Collezione Ruffaldini; Firenze, Collezione Ventura; Napoli, Collezione Achille Lauro
  • L’opera viene resa nota da Roberto Longhi nel 1954 e confermata tra gli esiti databili tra gli anni Venti e Trenta, accanto al Riposo nella fuga in Egitto (già San Diego Fine Arts Gallery).

L’ANGELO DELLA FAMA 1755-1760

  • Giambattista Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770)
  • Olio su tela, cm 110×109
  • PROVENIENZA: Venezia, Palazzo Grimani ai Servi; Firenze, Collezione Ventura; Milano, Galleria Scopinich, Bergamo, Collezione privata
  • Reso noto da Pompeo Molmenti nel 1909, si tratta di una grande opera, realizzata per il soffitto di Palazzo Grimani ai Servi e di cui un secondo elemento si conserva presso il Museo degli Uffizi di Firenze.

CRISTO E LA SAMARITANA 1750 circa

  • Giandomenico Tiepolo (Venezia 1696-Madrid 1770)
  • Olio su tela, cm 85×105
  • PROVENIENZA: Würzburg (Germania), Collezione Auwera; Germania, Collezione Wagner; Germania, Collezione Riboudet, Bamberg (Germania), Collezione Heinrich Freiherr von Pölnitz; Inghilterra, Collezione privata
  • La figura di Cristo, con il braccio destro poggiato alla vera del pozzo, torna significativamente nell’Ultima cena realizzata per il Duomo di Desenzano del Garda, firmata da Giambattista Tiepolo e nella quale ritornano interessanti consonanze con l’opera di figlio.
TIEPOLO Giambattista, L’Angelo della Fama. Olio su tela, 110×109.

LA COLLEZIONE SORLINI E L’ARTE VENEZIANA

Il MarteS espone al pubblico una delle maggiori collezioni private italiane d’arte veneta e veneziana, particolarmente votata al Settecento: ai nomi di Tiepolo, Ricci, Guardi, Canaletto, Rosalba Carriera si affiancano quelli di pittori non così noti, ma fondamentali per lo sviluppo delle arti figurative della Serenissima: Pittoni, Diziani, Molinari, Bellucci, Fontebasso. Il percorso espositivo del MarteS permette non solo di ammirare tre straordinarie opere di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, bensì consente di comprenderne le radici figurative, grazie alla presenza di dipinti di Giambattista Piazzetta, Sebastiano Ricci. Nel percorso espositivo del MarteS sono ammirabili anche opere della grande “stagione pittorica tiepolesca” rappresentata da Giambattista Crosato e Gianantonio Guardi e da autori che resero omaggio al virtuosismo pittorico dei Tiepolo, come Giuseppe Bernardino Bison che frequentemente si ispira ai maggiori artisti del Settecento veneziano.

SERGIO MARINELLI  laureato all’Università Statale di Milano, dal 1976 è stato vicedirettore e quindi direttore dei Musei Civici veronesi. Nel 1993 diventa professore associato di Storia dell’Arte all’Università di Padova, nel 2001 inizia a collaborare con l’Università Ca’ Foscari di Venezia dove, nel 2003, diventa professore ordinario. Ha curato numerose mostre, dirige la rivista dei Musei Civici di Verona “Verona illustrata” e una collana di volumi sulla storia dell’arte intitolata “Aldèbaran”. Ha pubblicato inoltre una serie di testi lirici di materia artistica, intitolata “La Galleria”.

ANDREA PIAI laureato in giurisprudenza, esercita la professione di avvocato con attività prevalente in materia di proprietà industriale e intellettuale. Appassionato dell’arte in tutte le sue manifestazioni, ha sviluppato un’approfondita competenza anche nell’ambito del diritto dei beni culturali. Vanta numerose pubblicazioni in materia storico-artistica in cataloghi e riviste d’arte, e collaborazioni con prestigiose università, come Ca’ Foscari e IUAV di Venezia e diverse istituzioni culturali.

STEFANO LUSARDI è Conservatore del MarteS. Si forma a Bologna presso il DAMS; l’interesse per la pittura antica e la storia del collezionismo gli permette di ricoprire, dal 2000, l’incarico di Conservatore delle raccolte artistiche della Fondazione Ugo Da Como di Lonato. Tra il 2004 e il 2008 collabora con Luciano Sorlini nella definizione della Fondazione Luciano Sorlini e nell’acquisizione di alcune opere d’arte antica. Nel 2017 assume l’incarico per la realizzazione del progetto di allestimento museale del MarteS.

INFO & PRENOTAZIONI

Previa prenotazione sul sito del MarteS, è attivo il servizio di Dogsitting a cura di Bauadvisor, che consente ai proprietari di cani d’affezione che intendono visitare la Collezione o partecipare alle iniziative del Museo di evitare di separarsi dal proprio cane, conducendolo con loro fino all’ingresso e affidandolo, alla data ed all’orario stabilito, alle operatrici cinofile fino al termine della visita.

TIEPOLO Giambattista, La Maddalena penitente. Olio su tela, 55×72.

 

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