Nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 6, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia Stradale di Verona hanno sequestrato oltre due quintali di cocaina e hanno tratto in arresto una persona.
I baschi verdi di Verona nella quotidiana perlustrazione del territorio scaligero per il contrasto ai traffici illeciti sulle principali arterie stradali e autostradali hanno individuato un mezzo commerciale che procedeva a velocità anomala sul tratto veronese dell’autostrada A4.
«Dal controllo della targa – fa sapere la Guardia di Finanza tramite una nota – la stessa risultava oggetto di una pregressa segnalazione della Questura di Genova per possibile utilizzo per traffico di stupefacenti. Le Fiamme Gialle hanno quindi prontamente attivato gli agenti della Polstrada di Verona, competenti ai controlli dei mezzi sulla rete autostradale, già presenti sul medesimo tratto dell’autostrada A4 tra i caselli di Verona Est e Sommacampagna, che lo scortavano fuori dal casello autostradale per procedere al controllo unitamente ai finanzieri.
La perquisizione del furgone ha consentito così di rinvenire 200 panetti del peso complessivo di quasi 220 Kg, contenenti sostanza bianca risultata, a seguito di esame speditivo narco-test, cocaina di elevato grado di purezza.
Il responsabile, un trentasettenne di origini extracomunitarie, veniva quindi tratto in arresto per il reato di traffico di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, associato presso la Casa Circondariale di Montorio a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida.
Si precisa che la responsabilità penale dell’uomo sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile. Nei confronti dello stesso vige, infatti, la presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva.
Il sequestro risulta essere tra i più ingenti mai effettuati nel territorio scaligero e la sostanza stupefacente avrebbe potuto fruttare sul mercato dello spaccio circa 15 milioni di euro e, in considerazione dell’ingente quantitativo, non si esclude che la droga fosse destinata a un mercato più ampio rispetto a quello scaligero. La sinergia tra Forze di polizia aveva già portato nei mesi scorsi i finanzieri veronesi e gli agenti della Polizia stradale ad altri due ingentissimi sequestri per circa mezza tonnellata della medesima sostanza.
Questa ulteriore importante operazione congiunta testimonia, dunque, la centralità dello snodo viario scaligero per i traffici illeciti e come resti sempre alta l’attenzione e continuo l’impegno delle Forze di Polizia per contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e smantellare i contesti criminali che traggono enormi profitti, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini».
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