Siccità, Regione monitora situazione con un Tavolo, pronti a intervenire
LOMBARDIA - L'assessore regionale Sertori: “Se non ci saranno precipitazioni in aprile e maggio ci attendiamo una gestione emergenziale simile a quella del 2022. Per fronteggiare la crisi è necessaria la collaborazione di tutti i soggetti produttivi che utilizzano la risorsa idrica”.
Massimo Sertori, assessore regionale a Enti Locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo Risorsa Idrica, è intervenuto, lunedì 20 marzo, alla Triennale Milano alla prima edizione del ‘Forum Siccità’. “Se non ci saranno precipitazioni nei mesi di aprile e maggio – ha detto l’assessore Sertori – ci attendiamo una gestione emergenziale simile a quella del 2022. Per fronteggiare la crisi è necessaria la collaborazione di tutti i soggetti produttivi che utilizzano la risorsa idrica”.
‘Forum Siccità’ Triennale Milano
L’appuntamento è stato un momento di confronto sugli effetti dei cambiamenti climatici, con particolare attenzione su come Regione Lombardia ha affrontato l’emergenza siccità e si prepara ad affrontare i prossimi mesi.
Situazione attuale
In Lombardia i dati del monitoraggio confermano che la situazione attuale di crisi idrica è analoga se non peggiore rispetto al 2022. Mancano infatti oltre 2 miliardi di metri cubi d’acqua e la risorsa idrica disponibile presenta un deficit del 60% rispetto ai valori medi del periodo. Lo scorso anno negli stessi giorni il deficit era del 57%. È il secondo inverno che nell’arco alpino non stazionano perturbazioni che apportano un consistente strato nevoso in montagna e pioggia in pianura.
Il Tavolo regionale ‘ad hoc’
“Già dalla scorsa primavera 2022 – spiega Massimo Sertori – è stato riunito regolarmente il Tavolo regionale. Una realtà cui partecipano i soggetti che hanno competenze in merito. Ovvero gli enti regolatori dei laghi, i gestori idroelettrici, Terna, le associazioni di categoria del mondo irriguo e agricolo, UPL ed ANCI e gli enti parco. Un tavolo utile per condividere i dati del monitoraggio dell’andamento delle riserve idriche e le varie azioni di gestione emergenziale che hanno consentito di distribuire l’acqua disponibile”.
Cosa ci aspettiamo per questa stagione
“Nei Tavoli di gennaio – continua l’assessore Sertori – Regione Lombardia ha infatti avviato le interlocuzioni con i gestori dei laghi regolati per trattenere più risorsa possibile nei grandi laghi (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda). Inoltre ha chiesto agli operatori idroelettrici di attivarsi a trattenere più risorsa possibile negli invasi montani. E ha raccolto già la disponibilità di Terna, gestore nazionale del sistema elettrico”. “È chiaro – sottolinea l’assessore – che l’agricoltura lombarda necessita di acqua in un ristretto periodo dell’anno. Vorremmo evitare che a una situazione che comporterà probabili ripercussioni per l’economia lombarda si aggiunga un contenzioso tra gestori idroelettrici e mondo agricolo”.
Prospettive per il futuro
“Se quello che è accaduto in questi due anni dovesse diventare la nuova normalità, ciò – rimarca l’assessore – dovrà comportare inevitabilmente un adattamento del sistema produttivo irriguo-agricolo lombardo”.
Competenze tra Stato e Regioni
“È importante – conclude Sertori – che vi sia una chiarezza di ruoli e competenze tra Stato e Regioni. Inoltre è altresì importante e che si superi la continua oscillazione tra centralizzazione e regionalizzazione in determinati settori. Ciò al fine di evitare che si generino effetti negativi sull’operare e programmare nel medio periodo”.
I commenti sono chiusi.