A Peschiera un corso di subacquea per diversamente abili

PESCHIERA - Un weekend di formazione dedicato alle attività subacquee di persone diversamente abili promosso a Peschiera da Gas Diving Bardolino. Durante l’immersione le restrizioni fisiche scompaiono.

PESCHIERA – Un weekend di formazione dedicato alle attività subacquee di persone diversamente abili promosso a Peschiera da Gas Diving Bardolino.

L’associazione Gas Diving Bardolino, in collaborazione con il Disabled Divers International di Milano, l’Area Sport Peschiera e il patrocinio del Comune di Bardolino, ha organizzato un weekend di formazione dedicato alle attività subacquee di persone diversamente abili, all’interno della piscina Area Sport di Peschiera del Garda. A partire da venerdì 31 marzo e fino a domenica 2 aprile, gli istruttori, i dive master e gli assistant diver delle associazioni coinvolte faranno provare la gioia del contatto con l’acqua e dell’immersione, in tutta sicurezza, a bambini e adulti con inabilità, accompagnati dalle loro famiglie.

«Le giornate si svolgeranno all’insegna dell’avventura e della scoperta di un mondo dove le barriere scompaiono, mentre si galleggia o si naviga, sott’acqua: sperimentare quanto possa essere emozionante volteggiare, sotto il pieno controllo dell’istruttore, come senza peso, diventa un momento di gioia, che rimarrà a lungo nel cuore», ha spiegato Michele Girelli, presidente della Gas Diving Bardolino.

Il corso dello scorso anno.

Come in altre occasioni, ragazzi e ragazze, uomini e donne, diversamente abili, assieme alle loro famiglie, rimangono stupefatti di come lo snorkeling o la subacquea riescano ad essere resi semplici e sicure, nonostante i timori e le apprensioni che si provano prima di partecipare a questi eventi: è tutto merito dello studio delle specifiche disabilità e la selezione dei migliori approcci per ciascuna, da cui scaturiscono l’esperienza e i corsi di DDI e GAS Diving School, che con uno staff combinato di oltre 10, tra istruttori, divemaster e assistenti, sanno cosa significhi affrontare l’acqua e lo sanno spiegare ai partecipanti, regalando loro e alle loro famiglie, oltre all’emozione, anche la serenità di immergersi.

 

«Non siamo nel nostro lago o al mare, dove potrebbero ammirare anche la flora e la fauna, ma la piscina permette di capire i rudimenti, superare le proprie paure e far vedere alle famiglie che in questo sport, grazie a strumenti ormai comunissimi e semplici da usare, ci si impadronisce di un nuovo mondo, di una nuova esperienza», ha proseguito Girelli.

Che aggiugne: «La subacquea è uno degli sport più accessibili alle persone disabili. Dal primo momento in cui si entra in acqua, si prova benessere: in questo mondo del tutto diverso, si ha la sensazione di libertà, senza peso e in totale sicurezza. Durante l’immersione, infatti, le restrizioni fisiche scompaiono e, in alcuni casi, vi è anche sollievo dal dolore e disagio. Sempre più frequentemente, mi capita di sentire che la subacquea venga impiegata anche come terapia per determinate patologie».

 

 

I commenti sono chiusi.