Cronache storiche di Valeggio nel libro di Cesare Farinelli

VALEGGIO SUL MINCIO – Venerdì 14 aprile, alle 20.45, presso la Biblioteca comunale a Palazzo Guarienti, la presentazione del libro “Cronache storiche di Valeggio sul Mincio e del suo territorio” di Cesare Farinelli.

Un’opera di oltre centro pagine inedite sulla storia, le radici e l’identità di Valeggio. È la nuova edizione del libro “Cronache storiche di Valeggio sul Mincio e del suo territorio” scritto dallo storico valeggiano Cesare Farinelli che, venerdì 14 aprile, alle 20.45, presso la Biblioteca comunale a Palazzo Guarienti, sarà presentato alla cittadinanza.

L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Valeggio, in collaborazione con la Biblioteca comunale e l’Associazione Il Guado-Riscopriamo Valeggio.

Il passato esiste se lo ricordiamo, cita in un passaggio del suo libro Cesare Farinelli: sono stato folgorato da questa frase che ispira la decennale passione dell’autore per la ricerca storica su Valeggio e che dovrebbe motivare ogni valeggiano nel conoscere la storia del proprio territorio e della propria comunità – dichiara il vicesindaco e assessore alla Cultura di Valeggio sul Mincio Marco Dal Forno –. Un grazie a Cesare per aver raccolto in un nuovo libro la storia di Valeggio che proponiamo in una versione aggiornata e arricchita di notizie inedite frutto del suo lavoro incessante e certosino”.

Dal Forno ringrazia poi l’Associazione Tiro Sportivo Valeggio, l’Opera Assistenziale Stefano Toffoli Onlus O.d.V. e la Fondazione Stefano Toffoli di Valeggio “che con il loro generoso contributo hanno consentito questa pubblicazione”.

I luoghi da dove veniamo e in cui siamo cresciuti caratterizzano la nostra esistenza di cittadini, perché incidono su di noi fino al nostro essere più profondo, contribuendo sensibilmente a renderci ciò che siamo, sia come individui, sia come parte di una comunità più ampia – osserva il sindaco di Valeggio sul Mincio Alessandro Gardoni –. L’opera di Farinelli contribuisce a plasmare il nostro orgoglio di essere valeggiani e che dobbiamo tramandare alle future generazioni”.

 

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