Catturata l’orsa JJ4, i dettagli dell’operazione
TRENTINO - La trappola a tubo è scattata alle 23 di ieri sera. All’interno, JJ4, l’orsa responsabile della morte di Andrea Papi è stata catturata dal Corpo forestale trentino nell’ambito di una delicata operazione compiuta nei boschi della Val Meledrio.
La notizia è stata riferita dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col durante una conferenza stampa tenutasi stamattina a Trento (qui la diretta).
L’orsa JJ4 si trova ora nell’area faunistica del Casteller: unica struttura italiana autorizzata per la custodia di animali pericolosi, con specifiche misure di sicurezza (altre info qui).
“La soddisfazione si mescola all’amarezza per quanto accaduto a Caldes” ha commentato il presidente Fugatti, che ha osservato: “Avremmo voluto dare questa notizia nel 2020, ma l’abbattimento prima e la cattura poi erano state bloccate dai tribunali”.
Il presidente ha voluto inoltre ringraziare il personale del Corpo forestale: “Con questa operazione ha confermato la propria efficienza e capacità operativa, riuscendo a catturare l’animale in tempi rapidissimi, nonostante le problematiche di natura tecnica e procedurale”.
La cattura è stata comunicata dal presidente al ministro Gilberto Pichetto, al presidente della Comunità Val di Sole Lorenzo Cicolini e al sindaco di Caldes Antonio Maini, principali attori istituzionali di questa vicenda.
La rimozione di JJ4 garantisce ora maggiore serenità e sicurezza al territorio. La cattura è avvenuta in un’area di mezza montagna.
L’orsa JJ4 era accompagnata da 3 “cuccioloni” autosufficienti di 35-40 chilogrammi di peso: hanno due anni di vita e sono in fase di svezzamento (due sono finiti nella trappola con la madre, poi sono stati rilasciati). L’orsa è stata attirata nella trappola-tubo tramite alcune frutti, un richiamo irresistibile.
I “cuccioloni” si sono allontanati autonomamente dall’area dopo la cattura della madre, la cui identità è stata confermata dalle marche auricolari.
Negli scorsi giorni l’animale adulto aveva dato evidenti segnali di aggressività, distruggendo le fototrappole distribuite sul territorio dai forestali per monitorare i suoi spostamenti. L’operazione si è dunque dimostrata particolarmente difficile per garantire la sicurezza degli operatori.
Il presidente Fugatti ha ricordato come nel pomeriggio di ieri siano stati consegnati al Tar di Trento i documenti richiesti nel decreto: “L’auspicio è che il Tribunale amministrativo possa pronunciarsi prima dell’11 maggio. Quando ci sarà concesso di intervenire, procederemo con l’abbattimento”.
Secondo quanto riferito in conferenza stampa, si effettuerà l’eutanasia.
A mezzogiorno si è riunito il Commissariato del Governo il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza per discutere le procedure per il prossimo abbattimento di MJ5 (l’animale che ha ferito un uomo in Val di Rabbi il 5 marzo scorso) su cui Ispra si è già espressa favorevolmente e M62, su cui è atteso un pronunciamento.
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