Nella giornata di ieri 16 maggio, mezzi e uomini del comando provinciale di Brescia dei Vigili del Fuoco di Brescia inviati in soccorso nella zone alluvionate nel comune di Forlì.
In particolare sono inviati in posto 2 uomini con autoarticolato e automezzo anfibio con le peculiarità di poter essere usato sia in acque alluvionali che su terra ferma.
Nella giornata odierna, mercoledì 17, sono stati inviati nel Comune di Faenza, in provincia di Ravenna, un modulo di colonna mobile regionale Ommt Medio con 5 mezzi e 5 uomini, comprensivi di escavatore ,una mini pala e il mezzo officina per le manutenzioni dei mezzi in posto.
«La fase alluvionale è in evoluzione – dicono i vigili del fuoco – e nel proseguo della giornata non si esclude l’invio di ulteriori squadre e mezzi per far fronte all’emergenza».
6 comuni presidiati dalla Protezione civile trentina
A supporto delle popolazioni, la Protezione civile del Trentino si è mobilitata per un intervento preventivo e di primo intervento rispetto ad eventuali dissesti idrogeologici nei territori comunali di Modigliana e Dovadola (Forlì-Cesena) e nei comuni bolognesi della valle del Santerno (Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano e Casal Fiumanese).
La colonna mobile è partita ieri, martedì 16, alle 7.45 dal centro logistico di Lavis, con 50 operatori di diverse Strutture operative. “Si tratta del primo intervento di questo tipo, richiesto dalle istituzioni locali e che coinvolge anche la Protezione civile di Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo è quello di limitare i danni, dato che l’esondazione di alcuni fiumi è pressoché certa” ha spiegato il dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Raffaele De Col, che nell’augurare agli operatori buon lavoro e nel portando il saluto del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha ricordato il ruolo di coordinamento assunto dal Trentino nella Commissione Protezione civile in seno alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Coordinata dal Servizio prevenzione rischi e Cue, la colonna mobile trentina è composta da personale appartenente a diverse strutture operative ed è composta da 50 unità di personale, con (tra gli altri) 5 squadre di Vigili del fuoco volontari (circa 30 unità), nonché dalla squadra del Nucleo HCP del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento con attrezzatura di pompaggio alta capacità (4 unità) per intervenire tempestivamente in caso di esondazione fluviale nei pressi di Forlì- Cesana.
Il convoglio è attrezzato con mezzi ed attrezzature per il rischio idrogeologico (camion, furgoni, fuoristrada, idrovore, pompa idrovora ad alta capacità (12mila litri al minuto), moduli antincendio boschivo per la pulizia delle strade, elettropompe sommerse, torri faro, sacchi di iuta per il contenimento degli argini, motoseghe, badili e carriole. Qualora le condizioni lo rendessero necessario, la Provincia di Trento invierà sul posto ulteriori squadre specializzate in materia di sistemazione idraulica e forestale. La pre-attivazione interessa anche le Protezioni civili di Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Piemonte.
Il presidente del Veneto Zaia: “L’Emilia Romagna non è sola”
“La Regione del Veneto è ancora in Emilia Romagna con le donne e gli uomini della Protezione Civile. La terra emiliana è ancora sotto assedio da parte del maltempo. Ci arrivano, anche online, immagini di questo territorio (le pubblichiamo qui sotto, ndr) già martoriato poco tempo fa dal vento e dall’acqua. Una furia, quest’ultima, che ritorna anche oggi a inondare le strade e le case e a gettare profonda preoccupazione e paura negli abitanti”. Sono le parole con cui il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia informa la nuova attivazione, a distanza di circa un paio di settimane fa, della Protezione Civile del Veneto.
“Le strutture della Regione Veneto mi tengono costantemente informato sulla situazione dell’Emilia Romagna. Tra ieri sera e questa mattina – ha detto – sono arrivati in tre comuni (Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio) della provincia di Ravenna, diciotto volontari e tre dipendenti regionali.
In questo momento stanno partendo anche una cinquantina di volontari e due funzionari diretti a Rimini. Siamo pronti anche con altri aiuti se ce ne fosse la necessità”.
I commenti sono chiusi.