Triathlon internazionale di Bardolino si prepara a scrivere una nuova pagina di storia dello sport. L’emozione del debutto è lontana, è dal 2 settembre 1984 che nelle acque del Garda e sulle strade tra collina e lungolago si nuota, si pedala e si corre, ma l’entusiasmo e la dedizione di Dante Armanini, del G.S. Bardolino e di tutti gli enti e le associazioni che cooperano alla 38a edizione di una delle più longeve gare d’Europa è rimasta immutata.
Sabato 17 giugno, alle ore 12:30 in punto, scatterà la manifestazione di triathlon che ha dato il via al movimento italiano, con 1200 atleti al via in rappresentanza di 22 nazioni.
“Spero che sabato ci sia bel tempo – dice sorridente Dante Armanini, fondatore e organizzatore del Triathlon internazionale di Bardolino durante la conferenza stampa di presentazione ospitata dal Ristorante Montefelice di Bardolino – Tra pochi giorni celebriamo per la trentottesima volta la prova su distanza olimpica, con 1,5 km di nuoto segnati ogni 250 metri, 40 km di ciclismo, con un tracciato vallonato tra lago e colline dei paesi circostanti, e 10 km di corsa sul lungolago e nel centro storico di Bardolino. Sarà ancora una volta una gara bellissima, me lo dicono sempre gli atleti al traguardo, non ne sono convinto soltanto io: questi riscontri ci sono sempre perché siamo sempre attenti ai dettagli e alla sicurezza, aspetti che ci fanno sempre essere dalla parte di triatleti. Devo ringraziare il Comune di Bardolino, le forze dell’ordine, le associazioni e le organizzazioni di volontariato e le società sportive che supportano il comitato organizzatore e sono davvero lieto che accanto a me in conferenza stampa ci sia stato Camillo Cametti, colui che ha inventato, creato e fatto diventare grande il triathlon in Italia”.
Proprio Camillo Cametti, presidente onorario della FITRI, sottolinea che “è importante ricordare che il triathlon è arrivato qui grazie all’ispirazione che ebbi guardando un video dell’Ironman delle Hawaii: in Dante Armanini, da sempre un vero vulcano di idee, e tanti altri amici siamo stati i primi ad ispirare quella che sarebbe diventata la distanza olimpica. Da quel lontano 1984, questa gara è cresciuta molto ed è diventato un evento sempre più bello e attrattivo”.
“Una manifestazione internazionale nata quasi per scherzo oggi festeggia la 38^ edizione e porta a Bardolino 1200 atleti che ci invidiano e ammirano in Italia e non solo – dichiara Lauro Sabaini, sindaco di Bardolino -. Triathlon non è solo lago, andiamo anche nei comuni limitrofi di cui ringrazio le amministrazioni che, consentendo il passaggio, offrono agli atleti un tracciato accattivante e dei panorami unici. Tantissimi volontari sul territorio, un’organizzazione rodata coordinata da Dante Armanini, che ringraziamo per tutto ciò che fa per lo sport, a cui faccio un grande in bocca al lupo per la manifestazione di sabato”.
“Bardolino è sempre stata terra di sport, di campioni e terreno fertile per un tessuto associativo fondamentale per la riuscita di eventi del genere – dice Fabio Sala, assessore allo Sport del Comune di Bardolino – Il triathlon ha fatto da traino a tutto il nostro movimento sportivo, tanto da farci conoscere in tutto il mondo e diventare caso di studio della Libera Università di Bolzano. Da triatleta, so che che pratica questo sport passa almeno una volta in carriera da Bardolino sia per la bellezza paesaggistica della gara, sia perché l’organizzazione garantisce sempre il massimo agli atleti in gara sia dal punto di vista dei servizi, sia dal punto di vista della sicurezza. Inoltre devo ringraziare i volontari e la città che si ferma per un giorno per accogliere i triatleti e far conoscere Bardolino nel mondo”.
Il montepremi di 15.000 euro, come sempre, attira un folto parterre di atleti di alto livello. Cambio di programma dell’ultimo minuto per Gregory Barnaby, il vincitore dell’edizione 2022 che ha adattato il suo programma agonistico per essere al via sabato e difendere la corona. Dovrà vedersela con Davide Ingrillì, Emanuele Faraco, sul podio lo scorso anno, Matteo Montanari, Nicola Duchi, Stefano Rigoni e Andrea Secchiero.
In ambito femminile, la regina del 2022 Lilli Gelmini è pronta a difendere il titolo conquistato per la prima volta 12 mesi fa; a renderle arduo il compito, ci saranno Giorgia Priarone (campionessa del mondo a squadre ed europea di Duathlon), Sara Sandrini, già sul podio lo scorso anno, Eva Serena e Federica Frigerio.
Quest’anno, sarà premiata anche la categoria Interforze riservata ai triatleti che fanno parte di Carabinieri, Esercito, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria e Vigili del Fuoco.
L’appuntamento è già fissato: ci si ritrova sul pontone di partenza per tuffarsi nuovamente nella storia del triathlon internazionale
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