“Il progetto della Ciclovia culturale – ha dichiarato il consigliere delegato a Lavori Pubblici, Strade e Viabilità, Paolo Fontana – ha come obiettivo quello di costruire una connessione tra le due città Capitale Italiana della Cultura 2023. Questo collegamento permetterà di fare un’esperienza di immersione nel paesaggio culturale fra Brescia e Bergamo, tra Patrimoni UNESCO, castelli, monasteri, ville, centri storici, borghi, cascine, sistemi museali, insediamenti di archeologia industriale, aree e riserve naturali e patrimonio immateriale.”
Il progetto esecutivo ha individuato la dorsale principale del percorso per una lunghezza complessiva di 76 km, di cui 39 in provincia di Brescia. La ricchezza storico-paesaggistica del territorio attraversato ha fatto sì che nel progetto siano stati inseriti alcuni “anelli ciclabili” che permettono di raggiungere luoghi di grande interesse, poco distanti dal tracciato principale, oltre ad altri collegamenti necessari per raggiungere altre ciclovie, futuri sviluppi di itinerari e stazioni ferroviarie.
Gli anelli ciclabili e i collegamenti si sviluppano per una lunghezza totale di 103 km, di cui circa la metà in provincia di Brescia: il percorso bresciano ha quindi un’estensione complessiva di circa 90 km.
“I 12 Comuni e gli altri enti coinvolti – ha proseguito Fontana – sono stati molto disponibili nel supportare la Provincia in tutte le fasi di progettazione. Tale sinergia ha favorito la redazione di un progetto condiviso e pienamente rispondente alle esigenze e aspettative del territorio. Con la realizzazione della Ciclovia della Cultura la Provincia di Brescia prosegue la propria attività volta al miglioramento della circolazione stradale a tutela anche dell’utenza debole, mediante l’eliminazione di situazioni di criticità. Inoltre, grazie al carattere culturale dell’itinerario, contribuisce allo sviluppo socio-economico del proprio territorio nell’ambito delle iniziative legate a Bergamo Brescia Capitale della Cultura. La Ciclovia è un’opera destinata a durare nel tempo e la sua importanza non si esaurirà con la conclusione di quest’anno, ma continuerà a costituire un importante tracciato di riferimento per l’intera Lombardia”.
Il percorso in provincia di Brescia si congiunge con la parte bergamasca presso il ponte tra Sarnico e Paratico. Il paesaggio del lago, verso Paratico, è connotato nel tratto della ciclovia da insediamenti marcatamente turistici, dove l’affaccio al lago è caratterizzato da passeggiate, mentre immediatamente alle spalle si sviluppa un insediamento lineare lungo la strada provinciale.
Il percorso piega, quindi, verso l’interno, nelle aree caratterizzate dalle torbiere del Sebino, area naturalistica e di Sito di Interesse Comunitario. Il percorso prosegue nei territori ondulati della Franciacorta, caratterizzati da un fitto susseguirsi di vigneti, castelli, cascine e piccoli borghi storici ben conservati. Il paesaggio si fa più aperto e meno densamente urbanizzato ed è possibile attraversare tratti di campagna ben curata e ricca. Fra Gussago e Cellatica il tracciato tange insediamenti nuovamente connotati da un paesaggio più marcatamente periurbano: si alternano borghi storici a paesaggi produttivi, vigneti e nuovamente infrastrutture stradali e quartieri residenziali a bassa intensità.
L’ingresso a Brescia avviene attraverso il quartiere residenziale Abba, caratterizzato da un’edilizia residenziale di piccole palazzine e villette degli anni ’60. Il tracciato attraversa la periferia industriale ovest di Brescia, costeggia gli stabilimenti Iveco e la caserma Randaccio, poi affianca il vecchio fossato ed entra nel centro storico attraverso il vecchio decumano, fino ad attraversare il cuore monumentale della città e raggiungere i resti romani e il monastero di Santa Giulia.
La Ciclovia Culturale Bergamo-Brescia ha un’estensione che comprende diversi ambiti territoriali e, nel tratto bresciano, attraversa i seguenti Comuni:
Capriolo;
Paratico;
Iseo;
Corte Franca;
Provaglio d’Iseo;
Passirano;
Paderno Franciacorta;
Rodengo Saiano;
Cazzago San Martino;
Gussago;
Cellatica;
Brescia.
Nell’iter di progettazione e approvazione sono stati coinvolti anche i seguenti soggetti:
Parco dell’Oglio;
Parco delle Colline;
Parco delle Torbiere;
Terre di Franciacorta.