Sull’altopiano di Navazzo di Gargnano, sponda bresciana del Garda, e lungo l’anello di un miglio disegnato per la gara si sentono a casa.
Questa volta è un atleta del Burundi, Celestin Ndikumana (Atletica Futura Roma), a tagliare il traguardo per primo dopo un confronto serrato risolto nel finale.
Nella versione femminile la keniana Purity Gitonga (Run2gether) concede il bis e fa il vuoto, come lo scorso anno. Macina i 16 chilometri e spiccioli di 90 metri in solitaria seguita a distanza da Aurora Bado (Freezone), ventenne di Imperia e figlia d’arte, sul podio sullo stesso gradino della madre, Ornella Ferrara, nell’edizione del 1994.
Questi i verdetti di una splendida giornata di sole, con cielo terso ad accompagnare gli atleti prima di un furibondo acquazzone arrivato puntualmente a giochi fatti. Nessun problema per i circa trecento Master che si sono dati battaglia sportiva nelle gare che hanno anticipato l’entrata in scena dei top runners. Bilancio positivo per l’organizzazione firmata dal Gruppo sportivo Montegargnano del presidente Marco Forti, sotto la regia di Aurelio Forti, da sempre anima dell’evento internazionale. Una storia di famiglia lunga mezzo secolo.
Al nono giro
Sono quaranta gli atleti al via degli Assoluti per il Trofeo Lefay Resort. Sette prendono il largo già al secondo dei dieci giri. A dettare il ritmo è il keniano Edward Zakayo Pingua (Team Rosa Associati).
A distanza il trentino di origine etiope Neka Crippa (Cs Esercito), fratello maggiore del campione europeo Yeman, tiene la distanza e risparmia energie in previsione del finale. Tattica accorta che gli consente poi di risalire, passaggio su passaggio, fino al quarto posto. Primo degli italiani.
I primi tre sono tutti africani. A risolvere il confronto è il 21enne Ndikumana che alla penultima tornata chiude l’elastico e risale fino a mettere nel mirino il battistrada Pingua.
Il burundese taglia il traguardo primo in 48’06”. A seguire, nell’ordine, Pingua (48’19”) e Joseph Githakwa (Run2gether, 48’34” ).
Due gli italiani nei primi dieci. Oltre a Crippa, Ahmed El Mazouri (La Recastello Radici Group), già campione italiano sui 10mila e decimo in 51’09”.
A chiudere le prime posizioni sono tutti africani: Leonard Bor e Geoffrey Chege (Run2gether), Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva),Patrick Mwika (Atl. Potenza Picena) e Hosea Kisorio (Libertas Orvieto). Primo dei bresciani Marco Filosi (Atletica Valchiese, 52’24”).
Dall’inizio alla fine
La scuderia Run2gether conferma la vittoria nella versione in rosa della corsa. Che, in ossequio alla parità di genere, prevede identico mentepremi, stessa distanza di km 16.090 e partenza con i ragazzi. Sono venti al via. Come un anno fa è ancora Purity Gitonga, 27enne keniana, a fare il vuoto. Si piazza in testa fin dallo sparo di partenza e ci rimane fino all’arrivo. Bell’atleta, di passo incisivo quanto elegante, conclude la fatica a braccia alzate in 55’11”, due minuti in meno rispetto al tempo vincente del 2022.
Dietro, Aurora Bado (seconda in 58’) tiene il punto e si fa largo dall’immediato gruppetto delle inseguitrici. Fresca di bronzo sui 10mila agli Europei U23 in Finlandia, la ragazza di Imperia in casacca Freezone, iscritta all’ultimo minuto, risale fino a rimontare la burundese Cavaline Nahimana (Libertas Unicusano Livorno, 58’18”), tra le favorite della vigilia. Questo è il podio del Trofeo Comune di Gargnano. Restano da annotare gli ottimi piazzamenti della valtellinese Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), quarta in 58’31” e di Sara Bottarelli, bresciana e sesta per la Freezone.
Truppone Master
La mattinata inizia con il grosso degli iscritti nelle numerose categorie Master. Sono poco meno di trecento a impegnarsi sullo stesso percorso, che propone fondo campestre in leggera prevalenza sull’asfalto. Tracciato duro, nervoso, con un paio di salitelle insignificanti solo in apparenza ma capaci di dettare selezione non appena la fatica si fa sentire.
Così è per tutti. Sui tre giri (riservati agli Over 50 maschili e a tutte le categorie Master F), in tutto km 4.8, tra le donne prevale Nives Carobbio (Atl. Paratico, 19’49”) davanti ad Angela Girelli (Gavardo ’90, 20’16”) e Marina Lazzarini (Atl. Montichiari, 20’19”).
Per gli uomini, corsa vincente per Alessandro Galenti (Rodengo Saiano Mico, 17’24”) seguito da Alessandro Marini (Atl. Paratico, 17’40”) e Oscar Martinelli (Arieni Team, 17’50”).
A seguire, la gara sui 5 giri dell’anello per i Master maschili 35-40-45, pari a 8 chilometri e rotti, con l’Atletica di Paratico protagonista e sugli scudi con l’occupazione dell’intero podio. Vincitore è Maurizio Raimon Vanotti in 26’59” che precede i compagni di casacca Marco Losio (27’18”) e Renato Tosi (27’27”).
Alla prossima
In chiusura la nutrita serie di premiazioni con la consegna di un montepremi a dir poco consistente. La festa a seguire è il seguito dell’altra, iniziata sabato sera, che ha visto il cielo del piccolo centro alto gardesano rischiarato dai fuochi d’artificio. Rito propiziatorio per il prossimo anno. La storia della Diecimiglia del Garda continua.
Tutte le classifiche al link: https://www.fidal.it/risultati/2023/COD10624/Index.htm
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