Un tema così rilevante da essere già stato inserito nella prima parte dello Statuto d’Autonomia della Lombardia, in particolare all’articolo 6, dedicato ai ‘Rapporti internazionali e comunitari’.
Il fine è intercettare le attuali esigenze del mondo della mobilità e migrazione, in particolare dei giovani, favorendone il ritorno a casa. L’avanzamento del percorso legislativo è stato comunicato alla Giunta dal sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo.
Presidente Fontana: è un investimento sulle nostre comunità
“Le comunità di lombardi nel mondo – ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana – testimoniano in ogni angolo del globo la laboriosità che contraddistingue chi è nato o comunque indirettamente collegato alla nostra regione. Per noi è importante mantenere vivi i legami tra queste persone e i territori di origine supportando tutte le iniziative che ne permettono la crescita culturale, turistica e socio-economica anche grazie al contributo di chi, per lavoro, ha lasciato la terra d’origine. Sostenere i lombardi nel mondo è un investimento sulle nostre comunità”.
Sottosegretario Cattaneo: aggiornamento necessario
“L’aggiornamento della legge è necessario – ha spiegato il sottosegretario – per via dei notevoli mutamenti sia in termini quantitativi, sia qualitativi del fenomeno. È un impianto normativo che abbiamo costruito insieme alle associazioni dei lombardi presenti in tutto il mondo”.
“Le dinamiche sociali sono profondamente cambiate negli ultimi decenni – ha illustrato Cattaneo -. Oggi, infatti, non parliamo solo di migrazione, ma di mobilità, scambio sempre più a due direzioni. Non c’è infatti solo l’andare all’estero, ma anche un auspicato ritorno a casa dei nostri giovani. Non cediamo solo talenti, tornano anche competenze acquisite in contesti stranieri. Per i nostri territori si aggiungono anche altre ricadute: i nostri conterranei possono potenzialmente essere i primi testimoni delle nostre eccellenze. Sono i nostri migliori ambasciatori”.
Allo studio un premio per gli ‘ambasciatori’ della Lombardia nel mondo
“A proposito di ambasciatori – ha proseguito il sottosegretario – con il nuovo disegno di legge si vuole istituire un riconoscimento, denominato ‘Ambasciatore lombardo nel mondo’ assegnato da un’apposita consulta o in prima persona dal presidente della Regione Lombardia”.
Una giornata dedicata a lombardi che vivono all’estero
“Sarà istituita anche una giornata dedicata ai lombardi nel mondo – ha continuato – proprio per riconoscere il valore che queste persone possono avere nel costruire relazioni e rapporti utili allo sviluppo turistico e socio-economico della nostra regione“.
Il coinvolgimento degli enti e università
“Un progetto di legge – ha aggiunto Cattaneo – che amplia la platea dei soggetti che a vario titolo possono concorrere nello sviluppo di progetti a sostegno dei lombardi nel mondo. Ne sono un esempio enti e università, che indubbiamente giocano un ruolo fondamentale nella gestione di iniziative di mobilità internazionale dei nostri giovani”. “Un nuovo quadro normativo comunque sempre finalizzato a valorizzare la cultura e l’identità lombarda, rafforzando i legami che i nostri conterranei possono avere con i territori di origine” ha concluso Cattaneo.
Quanti sono i lombardi nel mondo
Secondo il Rapporto italiani nel mondo 2022 – Fondazione Migrantes – il fenomeno migratorio coinvolge, limitandosi agli iscritti AIRE, 586.951 lombardi risultano trasferiti all’estero.
Le mete principali: Svizzera, Regno Unito, Argentina, Brasile, Francia, Germania, Spagna e USA. La Lombardia, inoltre, negli ultimi anni si attesta ai primi posti in Italia per le partenze.
La legge precedente
Il nuovo quadro normativo andrebbe ad abrogare la legge regionale numero 1 del 4 gennaio 1985, ‘Norme a favore degli emigrati e delle loro famiglie’.