Le tre regioni che si affacciano al lago di Garda stanno portando avanti la realizzazione della Ciclovia del Garda, una pista ciclopedonale che il Coordinamento interregionale a tutela del Garda, che riunisce una trentina di associazioni e comitati, tra cui Wwf, Italia Nostra e Legambiente, definisce «impossibile con grande spreco di territorio e taglio di alberi (nel basso lago, dove peraltro già esistono piste ciclabili), di paesaggio (danni ovunque, dalle falesie alle dolci colline moreniche), di soldi (oltre a 2 milioni di euro per soli 100 metri sulle falesie; ne abbiamo scritto qui, ndr) in situazioni di altissimo rischio idrogeologico e stradale e con future elevate spese di manutenzione».
Domenica 20 agosto dalle ore 10 il Coordinamento interregionale tutela lago di Garda, che comprende associazioni ambientaliste, comitati e privati cittadini impegnati nella protezione del lago di Garda, organizza una passeggiata-corteo a Limone sul Garda, dal porto alla ciclabile sospesa «per informare, evidenziare le criticità e dire NO a questo scempio ambientale irreversibile, alla creazione di una nuova attrazione turistica in una zona turisticamente già completamente satura e a questo spreco di soldi in un periodo così difficile per l’Italia, dove la sanità pubblica è in crisi e non ci sono soldi per riparare i danni dell’alluvione in Emilia!».