Il Garda fa rotta verso le politiche giovanili
SIRMIONE - Navigare tra bisogni e iniziative in campo, tracciare una rotta verso un progetto di politiche giovanili di territorio. Grazie anche alle generazioni che ne sono dirette interessate.
Navigare tra bisogni e iniziative in campo, tracciare una rotta verso un progetto di politiche giovanili di territorio: con questo intento lo scorso 30 settembre 35 tra operatori del sociale e amministratori e 20 giovani fra i 18 e i 34 anni hanno condiviso una giornata di lavoro e confronto presso il Centro Risorse Sociali di Sirmione.
La giornata è stata organizzata dall’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale assieme ai Comuni di Desenzano del Garda, Sirmione, Pozzolengo e Salò e alle cooperative Elefanti Volanti, Il Calabrone e La Sorgente, come evento di restituzione del progetto “ONDE. Connessioni tra giovani e futuro”, progetto finanziato da Regione Lombardia nel quadro del suo programma “Restart Future: i giovani protagonisti della rinascita dei territori”.
Obiettivo del progetto, partito nell’aprile 2022, era promuovere la partecipazione diretta alle politiche giovanili locali da parte delle generazioni che ne sono dirette interessate: le ragazze e i ragazzi tra i 15 e i 34 anni.
Un obiettivo ambizioso nel contesto odierno, dove in termini di politiche per i giovani si viaggia “a vento zero”: queste erano, sinora, lasciate alle risorse e all’iniziativa delle singole amministrazioni, senza un piano di ambito. In questo senso, questo anno di attività ha permesso di mettere in rete gli informagiovani e gli spazi territoriali dedicati a ragazze e ragazze con le esperienze già attive sul territorio gardesano.
E di riavviare un dialogo con i giovani del territorio, sfruttando i venti locali degli spazi attivi nel territorio del Garda – gli informagiovani di Desenzano del Garda, Pozzolengo e Sirmione e Salòtto Cultura, lo spazio giovani di Salò: da un lato animandoli con iniziative di diverso segno, dalla creatività all’imprenditoria digitale, alla formazione tra pari – portando a partecipare ben 311 giovani del territorio; dall’altro, coinvolgendo i frequentatori più attivi nella cabina di regia di progetto, per ascoltare la loro voce.
L’intento ultimo, però, era lasciare al Garda degli strumenti che potessero durare oltre il tempo risicato del progetto. Uno di questi nascerà proprio grazie alla giornata trascorsa a Sirmione: l’evento è stato infatti pensato per raccogliere spunti da cui estrarre delle linee guida per la costruzione di una politica giovanile di ambito, che possano diventare parte del Piano di zona 2024-2027 dell’Ambito 11-Garda.
La giornata, aperta con la presentazione degli esiti del progetto Onde, ha visto un lavoro incardinato su cinque temi chiave: identità e spazi giovanili, lavoro e formazione, l’abitare per i giovani, l’accesso a esperienze ricreative, la cittadinanza attiva.
“Siamo orgogliosi che sia stato scelto di fare questa restituzione a Sirmione” – ha detto il sindaco di Sirmione Luisa Lavelli nel suo intervento all’apertura dei lavori -“Penso che il più grande atto di fiducia sia quello di dare a ognuno l’opportunità di sperimentarsi in qualcosa che gli piace fare. Solo se mettiamo a disposizione tante cose diverse riusciremo a far scoccare la scintilla e poi far sì che questo fuoco riesca a costruire qualcosa.”
La mattinata è stata dedicata all’apprendimento di buone pratiche sperimentate in altri territori, grazie alle testimonianze di cinque progetti che hanno lavorato in modo virtuoso su diversi temi connessi ai giovani:
- “Ci sto? Affare fatica!”, progetto promosso dalla Cooperativa Adelante di Bassano del Grappa (Vi), ma ormai diffuso in diversi comuni italiani, che mira a coinvolgere ragazze e ragazzi in azioni di riqualificazione urbana;
- il “Policaffè” dell’Associazione Eclettica, associazione giovanile di Dolcè (VR) che promuove iniziative di apprendimento non formale;
- “Milano 2035”, progetto sull’abitare collaborativo di Fondazione DAR a Milano;
- “YouthLab”, progetto avviato a Erba (Co) dal Consorzio Erbese per sostenere il protagonismo giovanile;
- “Piano B/Cantiere 26”, progetto dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Casa Mia, che da Arco (Tn) gestisce uno spazio giovani e il Piano Giovani Alto Garda e Ledro.
Dopo una pausa pranzo ospitata dall’hub creativo Talent Kitchen, la giornata è proseguita con un pomeriggio di confronto diretto tra ragazzi, operatori, amministratori, a partire dai cinque temi chiave e dalle esperienze ascoltate in mattinata.
L’obiettivo: fare emergere la voce, i bisogni e i desideri dei giovani presenti. A tirare le fila della giornata è stato Giovanni Campagnoli, Presidente di Fondazione Riusiamo L’Italia e precedentemente membro del Consiglio Direttivo dell’Agenzia Nazionale Giovani.
“E’ interessante passare da una comunità che attiva servizi per i giovani a una comunità che attiva giovani, i quali si mettono poi al servizio della comunità stessa: sono loro a saper interpretare a raccontare la contemporaneità, senza di loro la collettività si impoverisce” ha detto nel suo intervento. “Pensiamo al flusso della contemporaneità come un treno: i luoghi che attiviamo possono essere stazioni dove questo treno si fermi. Si tratta di capire se noi vogliamo fare in modo che ci siano queste stazioni oppure se vogliamo appunto guardare il treno che passa e salutare”.
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