Garda Lombardia, si è dimesso il presidente Massimo Ghidelli

GARDA BRESCIANO - Terremoto nel Consorzio Garda Lombardia, si è dimesso il presidente Ghidelli. Già partito il toto presidente. Vincerà la competenza o sarà la solita corsa alla poltrona?

Scossone in Garda Lombardia, il presidente Massimo Ghidelli, in carica dal luglio 2021, ha rimesso il mandato nelle mani dell’assemblea dei soci del Consorzio, riunitasi lunedì 23 a Gardone Riviera.

Che il feeling tra alcuni associati e il presidente non fosse mai sbocciato era cosa di cui si vociferava. La conferma è arrivata lunedì, neppure troppo a sorpresa, con la decisione di Ghidelli: «Rimetto il mandato nelle mani dell’assemblea».

Qualcuno ha provato a prendere tempo, rimandando ogni decisione ad una riunione politica, ma è lo stesso Ghidelli ha dire che non c’è margine per ricucire lo strappo: «Restituire il mandato significa dimissioni, nessuno spazio per ripensamenti».

Ghidelli, in precedenza direttore di Brescia Tourism, era alla guida di Garda Lombardia da poco più di due anni. Era stato nominato con voto unanime dai 31 componenti del Consiglio direttivo nell’estate del 2021 (ne avevamo scritto qui), quando subentrò al compianto Luigi Alberti, scomparso nel marzo 2021, e prese in mano le redini del Consorzio in uno dei momenti più difficili per il turismo gardesano, segnato dalla pandemia e dai lockdown.

Il suo mandato sarebbe scaduto nell’estate del 2025. Invece si è concluso con abbondante anticipo.

La Giunta di Garda Lombardia nominata nel luglio 2021.

 

Le ragioni delle dimissioni di Massimo Ghidelli? Visioni differenti e contrasti con alcuni Comuni sulle strategie promozionali. «All’assemblea – dice Ghidelli – ho presentato un bilancio di 280mila euro. Pochi per una realtà come il Consorzio Garda Lombardia, hanno più soldi le Pro Loco di alcuni piccoli Comuni».

In effetti Garda Lombardia è un colosso turistico da 8 milioni di presenze e 3 milioni di arrivi annui che ha per soci i comuni della riviera lombarda del lago, oltre a Brescia, Mantova e Montichiari, Pro Loco, associazioni di albergatori (in rappresentanza di oltre 500 strutture ricettive), agenzie di viaggio e altre realtà, dal Vittoriale ai consorzi vinicoli (qui l’elenco dei soci).

E’ l’ente promozionale di un’area che vale più del 70% del turismo dell’intera Provincia di Brescia e il 25% del turismo lombardo. Una potenza, insomma, che rappresenta un settore di grande rilievo dal punto di vista economico, occupazionale e sociale e che in una stagione di profondi cambiamenti nel settore turistico – cambiamenti che necessitano di essere compresi e soprattutto governati – necessiterebbe di ben altre disponibilità.

«In assemblea – spiega Ghidelli – ho fatto presente che si investe poco in promozione unitaria, ognuno va per conto suo e a mio parere questo non va bene». Promozione unitaria è in effetti un concetto di cui si parla tanto, da decenni, ma alla fine ogni Comune guarda al proprio orticello.

Per Ghidelli, in tempi di nuove tecnologie applicate anche alla promozione (metaverso, intelligenza artificiale, web reputation), «servirebbero più risorse e comunanza di idee». Che invece mancano in gran misura. Da qui la decisione di rimettere il mandato all’assemblea.

«È il caso – conclude Ghidelli – che ci sia una governance più forte a gestire il Consorzio, con più rappresentanza politica, visto che sono Comuni a fare le strategie di sviluppo del territorio». Ma tra gli stessi Comuni le visioni sono diverse: chi considera ancora prioritarie le vecchie fiere tradizionali, chi punta al turismo culturale, chi ad altri mercati.

Forse Ghidelli non ha saputo creare quello spirito di squadra necessario per garantire un’azione efficace e condivisa in una realtà così complessa e variegata come Garda Lombardia. Per qualcuno ha impresso al consorzio una gestione troppo personalistica.

Ricordiamo in proposito che negli ultimi tempi il Consorzio era rimasto orfano di una figura fondamentale come quella del direttore, a lungo ricoperta da Marco Girardi, che nella primavera del 2022 era andato in pensione e che non è mai stato sostituito.

Da statuto, con le dimissioni del presidente, si scioglie anche la Giunta esecutiva, formata dalle vice Francesca Cerini e Nicoletta Manestrini e dai consiglieri Flaviano Mattiotti, Luigi Bertoldi e Maria Sole Broglia.

La carica è ambita. Il toto presidente è iniziato. Vedremo chi la spunta.

La sede di Garda Lombardia è a palazzo Wimmer, a Gardone Riviera.

 

 

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