La Rayografie di Renzo Bertasi al Museo della fotografia
BRESCIA – Il Museo nazionale della fotografia di Brescia, in contrada del Carmine, ospita dall’11 novembre al 3 dicembre 2023 la mostra fotografica del gardesano Renzo Bertasi “Rayografie” a cura di Gabriele Chiesa.
Sabato 11 novembre alle 17 l’inaugurazione. La mostra sarà poi visitabile negli orari di apertura del museo (martedì, mercoledì e giovedì 9-12; sabato e domenica 16-19).
In questo filone della sua ricerca fotografica Bertasi ci porta in un mondo leggero e quasi surreale. Usando lastre per radiografie rivela la stratificazione di gambi, petali e foglie, realizzando immagini suggestive, monocrome, più simili a disegni a matita che a vere fotografie.
L’anatomia dei fiori diventa arte
Spiega Bertasi: «Nel mio lavoro metto a disposizione il corpo e la carne, in questa lunga vita e in questa difficile corsa. Considero Blossfeldt (info qui) il mio Maestro o colui che mi ha maggiormente ispirato, con quel suo modo di far sembrare tutto semplice.
A volte mi porto a letto le fotografie, nel senso che ci penso costantemente.
Con questo lavoro mi confronto con tutti gli anni trascorsi svolgendo ricerca e sperimentazione fotografica: un percorso che non ha mai trovato brusche interruzioni o deviazioni repentine. Resto ancora fedele allo spirito profondo che anima il mio lavoro dagli esordi.
Sono approdato ad un nuovo piano espressivo, un piano animato da suggestioni e atmosfere di una rinnovata dimensione poetica; continuo infatti a servirmi delle alchimie del laboratorio fotografico, della camera oscura, per indagare nuove possibilità espressive. Queste mie nuove stagioni hanno a che fare con la fluidità e la trasparenza.
L’investigazione, in questo lavoro, viene compiuta in totalità su corpi vegetali, dei quali vengono rivelate le strutture intime. Il risultato delle riprese è legato al tempo dell’azione e alle condizioni cliniche dell’oggetto.
L’impiego dei raggi X consente di superare l’impatto fisico della materia per svelare l’ossatura essenziale. Queste mie Rayografie non intendono rappresentare puramente una dimensione artigianale, ma soprattutto una prospettiva e visione artistica.
Le mie Rayografie non hanno nulla a che fare con le celebri opere di Man Ray, che sono solarizzazioni e stampe in negativo.
Queste mie opere – conclude Bertasi – sono realizzate con una autentica macchina per riprese radiografiche ai Raggi-X e grandi lastre fotosensibili che poi ho stampato a contatto, anche in esposizione multipla».
L’autore
Renzo Bertasi nasce a Lazise (VR) nel 1949, attualmente vive e lavora sul Garda, a Soiano del Lago (BS).
Negli anni ’70 inizia a fotografare interessandosi alla fotografia sociale. Attorno agli anni ’80 inizia le sue prime sperimentazioni sul negativo, “Fine – inizio – ricomposizione”.
Dal ’85 al ’95 tiene corsi di fotografia per istituzioni pubbliche e private. Dal 1987 ad oggi pubblica circa una ventina di cataloghi che riguardano le sue molteplici ricerche e indagini sul mondo della fotografia e un paio di volumi legati ad un lavoro di ricerca sul materiale fotografico storico del Lago di Garda.
Ha partecipato a mostre internazionali: Pechino, Svezia, Germania, Austria e Spagna. Le sue opere costituiscono un fondo presso il CSAC di Parma. Il suo linguaggio si avvale prevalentemente del mezzo fotografico tradizionale.
Cura personalmente le stampe e tutte le elaborazioni in camera oscura.
I commenti sono chiusi.