Il fagiolo della Valvestino, gemma di biodiversità da tutelare
VALVESTINO - Venerdì 27 in valle un convegno a conclusione del progetto di tutela e valorizzazione del fagiolo tipico della Valvestino.
La Valvestino ospiterà venerdì 27 ottobre a partire dalle 10.30 il convegno finale dedicato al progetto Buone pratiche per la coltivazione e valorizzazione del fagiolo della Valvestino (Phaseolus coccineus L.), coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore in partenariato col Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi.
Il progetto ha ottenuto il cofinanziamento del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 di Regione Lombardia nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale del GAL GardaValSabbia2020, Misura 1. Sottomisura 1.2, Operazione 1.2.01 per progetti dimostrativi e azioni di informazione.
Un fagiolo figlio dell’isolamento
Il fagiolo coccineo è originario dell’America Centrale e fu introdotto in Valvestino nel XVII secolo da commercianti lombardi: l’isolamento geografico della valle e il particolare microclima hanno permesso di selezionare naturalmente una varietà unica, relativamente isolata dal punto di vista genetico, rispetto a popolazioni simili coltivate in altre aree montane della Lombardia, sviluppando le sue peculiarità organolettiche nei territori di Magasa, Valvestino e Capovalle, dove è coltivata da secoli negli orti.
Il progetto ha fornito le conoscenze di base sul Fagiolo della Valvestino, sulle tecniche agronomiche per migliorare la coltivazione e sulle corrette modalità per mantenere in purezza la varietà locale, evitandone l’ibridazione.
Nei due anni del progetto si è assistito a un sensibile aumento del numero di orti dove la coltivazione del fagiolo è stata ripresa. Questo ha generato importanti ricadute a livello economico e paesaggistico, grazie al recupero di terrazzamenti ormai abbandonati da decenni.
L’esperienza potrà rivelarsi utile per altri territori della Lombardia che intendano riscoprire queste coltivazioni di nicchia.
Il convegno
Il convegno sarà moderato dal dottore agronomo Marilena Massarini, Direttore Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi, che dopo i saluti delle autorità, illustrerà i risultati dell’attività di divulgazione.
Seguirà il Professor Alfredo Rizza dell’Università di Verona che tratterà il tema “Storia e Tradizioni della Valvestino”.
Infine il Prof. Matteo Busconi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, responsabile scientifico del progetto, proporrà un intervento dal titolo: “Anagrafe Nazionale della Biodiversità”, dove si intende iscrivere a pieno titolo il Fagiolo della Valvestino.
L’evento è aperto a tutti gli interessati ed è anche accreditato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e dal Collegio dei Periti Agrari. Si terrà presso la sala convegni del Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi in loc. Cluse a Turano di Valvestino
Oppure sarà possibile anche la partecipazione on line, previa iscrizione al numero 0365.745007 o all’indirizzo mail info@consorzioforestaleterratraiduelaghi.com.
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