Il ponte tibetano in Val dei Mulini approda a Report e in Senato
COSTERMANO DEL GARDA - La vicenda della Val dei Mulini è stata raccontata dalla trasmissione Report, che ha acceso i riflettori sui progetti di “turistificazione” di questo hotspot di biodiversità.
L’importanza di preservare e proteggere questo hotspot di biodiversità da interventi urbanistici e progetti di “valorizzazione” e “turistificazione” che trascurano la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio e del paesaggio.
La vicenda della Val dei Mulini è stata raccontata dalla trasmissione Report, che scrive «Un ponte tibetano sospeso da oltre 300 metri, un mega parcheggio, alberghi vista lago, campeggi, aree attrezzate e giochi sull’acqua sorgeranno in una valle considerata sito di interesse comunitario per alcune specie naturali che si trovano solo lì».
Guarda che Garda! Il servizio di Report
Eccolo, dunque, il viaggio a Costermano sul Garda di Report: tra boschi che diventano edificabili, ville hollywoodiane a pochi metri da un cimitero protetto da due Stati, terreni acquistati dal Comune concedendo in cambio cubature a chi vuole costruire. Quale equilibrio tra interventi urbanistici e tutela del territorio?
Guarda qui il servizio di Report.
La vicenda è ripresa anche dal Wwf veronese che scrive: «A inizio servizio, Francesca Dall’Ora e Raffaello Boni presentano alcune di quelle specie di flora (la Gypsophila papillosa) e fauna (il Gambero di fiume) che hanno reso, dal 2003, la Valle parte del ZSC IT3210007 “Monte Baldo: Val dei Mulini, Senge di Marciaga, Rocca di Garda”, sottolineando l’importanza di preservare e proteggere questo vero e proprio hotspot di biodiversità da interventi urbanistici e progetti di “valorizzazione” e “turistificazione” che trascurano la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio e del paesaggio.
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