Alla Conferenza “Val dei Mulini: Il Ponte Va Sospeso” che si è tenuta nella serata di venerdì 29 settembre presso la Sala Civica di Costermano sul Garda, la Senatrice Aurora Floridia, co-portavoce di Europa Verde Verona e Provincia, aveva annunciato la sua intenzione di predisporre un’interrogazione parlamentare per chiarire come sia possibile permettere la costruzione di un ponte ed altre infrastrutture in un’area protetta di eccezionale valore naturalistico.
E così è stato, durante la 118° seduta pubblica del Senato di giovedì 26 ottobre la Senatrice Floridia ha illustrato al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin la questione della Val dei Mulini, ripercorrendo i punti salienti che hanno portato all’approvazione del project financing da iniziativa privata, con la delibera n. 88 della Giunta comunale del 30 giugno 2023.
Già nell’ottobre 2021, ben 65 associazioni hanno espresso la loro preoccupazione in merito a questa iniziativa e hanno sottoscritto un appello per bloccare la realizzazione di questo ponte sospeso nell’area naturale di Costermano sul Garda, con l’obiettivo di preservare la straordinaria biodiversità presente.
Lettera delle associazioni al Sindaco e ai Consiglieri comunali.
Inoltre – scrive ancora il Wwf veronese -, ad inizio agosto 2023, i consiglieri di minoranza hanno presentato un esposto alla Procura della Corte di conti di Venezia e alla Procura generale presso il Tribunale di Verona nei confronti del sindaco, degli assessori, dei consiglieri di maggioranza e del segretario comunale di Costermano sul Garda, segnalando presunte irregolarità urbanistiche relative al progetto del ponte sospeso sopra la Val dei Mulini e l’ipotesi di reato in “abuso d’ufficio e danno alle finanze del Comune”.
La Senatrice Floridia ha evidenziato che una fonte di preoccupazione è la mancanza di valutazione di incidenza ambientale cumulativa del progetto, come prescritto dall’articolo 6 della direttiva Habitat. Questi interventi sono inoltre programmati in un sito di interesse comunitario che potrebbe non essere adatto a ospitare il turismo di massa previsto nel master plan e in una zona soggetta a rischi idrogeologici, come dimostrato dalla di frana del 2020.
Alla luce dei fatti, la richiesta rivolta al Ministro dalla Senatrice Floridia comprende i seguenti punti:
- Chiarire come sia possibile procedere con la costruzione del ponte e degli altri progetti pianificati, nonostante abbiano un impatto significativo su un’area riconosciuta come sito di interesse comunitario.
- Fornire informazioni sulle misure di mitigazione e di adattamento adottate per la salvaguardia e il rispetto della legalità, nonché dell’ecosistema naturale nell’area interessata.
- Sapere quali azioni il Ministro intende intraprendere, considerando l’assenza di una valutazione di incidenza ambientale cumulativa.
A tale interrogazione, il Ministro Pichetto Fratin ha risposto affermando che la gestione dei siti Natura 2000 e la valutazione di incidenza ambientale (VIncA) sono di competenza dell’autorità regionale. Dopo l’esame del progetto durante la Conferenza dei Servizi del 4 settembre 2023, tutte le amministrazioni coinvolte, inclusa la Regione Veneto, devono esprimere le loro condizioni entro il 6 novembre. Il Ministro ha concluso ribadendo che se il Comune decidesse di apportare modifiche al piano del parco di interesse locale, dovrebbe seguire procedure regionali di valutazione ambientale strategica (VAS) e VIncA, su richiesta del Comune stesso, considerando i vincoli ambientali dovuti al fatto che l’area è un sito di interesse comunitario (SIC). Il Ministero monitorerà comunque il processo per garantire la massima tutela ambientale del sito.
Considerazioni delle associazioni a seguito della Conferenza dei Servizi del 4 settembre 2023
Questa risposta però non è stata ritenuta soddisfacente dalla Senatrice Floridia, che ha espresso la sua delusione sottolineando il ruolo di garante dell’ambiente del Ministro e la necessità di sensibilizzare le regioni a rispettare i vincoli ambientali, specialmente per un sito di eccezionale importanza come quello in questione.
Nel suo intervento di replica, la Senatrice ha avuto l’opportunità inoltre di evidenziare anche altre priorità legate al territorio del Lago di Garda, come il collettore, la gestione del traffico e la necessità di evitare il sovraffollamento turistico, sottolineando l’importanza di mantenere le aree incontaminate come risorse vitali per contrastare la crescente cementificazione della Regione Veneto (come evidenziato anche nell’ultimo rapporto ISPRA), l’inquinamento e la crisi climatica e promuovere un turismo dolce e sostenibile per quelle destinazioni che, come il Lago di Garda, stanno affrontando ripercussioni ambientali, sociali ed economiche legate all’overtourism.
La Senatrice ha concluso l’intervento ribadendo il suo sostegno alle associazioni che si battono per la tutela dell’ambiente.